Casella di testo: EDMONDO  BERSELLI

Sinistrati - storia sentimentale di una catastrofe politica .
tema: critiche  alla sinistra da ...sinistra.
Mondadori- 2008 
Letto due anni fa, ci pare ancora attuale.
Libro piacevole ma alquanto "leggero": tratta lo stesso tema di Ricolfi "Perché siamo antipatici", ma  senza l'incisività di un Ricolfi. 
Ci sono comunque dei personaggi politici definiti con battute al fulmicotone come quella su Tremonti:" La erre labiale di Tremonti contiene un nonsoché di imperfezione, di infantile, di ripicche  e forse rimanda a una carriera di secchione, cazzetto e spia fin dalle elementari". 
Oppure  "L'imbecille si distribuisce equamente  di qua e di là. Magari quelli della destra sono un po' più determinati e sbrigativi ma, se è per questo quelli di sinistra sono assai più convinti delle proprie idee e, soprattutto vorrebbero pure convincerti della superiore civiltà e del rigore morale 
dell'imbecille progressista". 
Ecco alcuni  consigli :
-"la prima cosa che la sinistra deve fare è imparare a dire la verità. Il che non è semplice perché la sinistra crede di essere la verità e quindi non sente il bisogno di dirla"; 
-"bisogna dire che uno spreco è uno spreco e che i soldi buttati sono uno scandalo morale. Dire che lo Stato sociale è una grande  conquista del ventesimo secolo, ma che non si possono sostenere bisogni infiniti";
-"che la magistratura è sacra, ma che i magistrati  dovrebbero lavorare un po' di più e meglio;
-" Che la scuola fa schifo, ma che  i genitori non possono pretendere il successo assicurato per i loro figli......".
Sostiene insomma che la sinistra non vincerà le elezioni perché "è fuori tempo, fuori moda, fuori gioco". Non ci sono idee, programmi e"gli estremisti  non hanno più un peso".
Azzeccata la definizione  che nel partito di Berlusconi l'Italia "trova il clima confortevole di una DC senza preti".
Conclude affermando che oggi chi è di sinistra  lo è solo sulla scia di  un sentimento, di una memoria, di una nostalgia.
Condividiamo quanto dice Berselli perché lo dice con ironia e amabilità: chissà se la sinistra terrà conto dei suoi, secondo noi, saggi consigli.


Casella di testo: UN  LIBRO  PER  RICORDARE

Ai vari titoli di libri per ricordare e capire la Resistenza, segnalati su "Cogoleto news" di aprile 2010, vogliamo aggiungere un libro che ci è parso tanto utile quando è uscito  che il nostro gruppo consiliare ne ha  fatto dono agli alunni  della  Scuola Comprensiva di Cogoleto e lo ha inoltre  segnalato al Sindaco perché venga acquistato dalla biblioteca comunale.
Il libro in oggetto si intitola: Dizionario della Resistenza in Liguria/ protagonisti, luoghi, eventi, organismi, formazioni. A cura di Franco Gimelli e Paolo Battifora. Casa editrice De Ferrari, con l'assistenza dell'Istituto Ligure per la storia della Resistenza (2008).
E' un libro molto utile per capire quanto fu eterogeneo il movimento della Resistenza, come in effetti si trattò di una guerra civile che vide italiani contro italiani, in un bagno di sangue senza precedenti, a cui parteciparono non solo i comunisti, come hanno cercato di far credere all'opinione pubblica fin dal primo dopoguerra.
Spesso infatti sono stati ignorati dalla storiografia "ufficiale" del dopoguerra  tutti coloro, ed erano tanti, che non solo  non erano della  fede politica  comunista, ma addirittura l'avversavano apertamente: i comunisti furono soltanto una parte, certamente notevole, di coloro che combatterono, uccisero e vennero uccisi per costruire la società libera in cui oggi viviamo.
Da Aldo Gastaldi, il famoso "Bisagno", definito "il primo partigiano d'Italia", a Riccardo Pittaluga, nome di battaglia di Paolo Emilio Taviani; da  Francesco Repetto, segretario del cardinale Boetto, che mise in salvo molti ebrei tanto da essere definito "Giusto fra le nazioni" a Enrico Agostino Poggi del Partito d'Azione di Sestri Levante come lo fu  il "nostro"Antonio Giusti  finito nel campo di concentramento di Flossemburg; da Franco Speca  a cui è dedicato il molo principale  del  Comune, che combatté in una batteria  costiera prospiciente il mare di Cogoleto a Dino Col, la cui sorella ha insegnato per molti anni nel nostro paese, giovane magistrato in servizio a Genova, morto nel lager di Flossemburg come Antonio Giusti, dopo essere stato torturato nella famigerata "Casa dello studente".
Il libro è inoltre corredato di bellissime e utili cartine geografiche a colori dove sono evidenziati l'occupazione tedesca, i primi nuclei ribelli, la guerriglia, la distribuzione territoriale  del movimento partigiano, le operazioni militari.
Insomma un libro  da leggere tutto per non dimenticare ma anche per capire un pezzo importante non solo della nostra storia ma della storia della nostra regione.

ABBIAMO LETTO