Organo Associazione Culturale COQUOLITHOS  Torre dello Scalo, Cogoleto (GE)  Anno 14  N° 75 Dicembre 2005 DISTRIBUZIONE GRATUITA www.cogoleto.info/cogoletonews   e mail: cogoletonews@tiscali.it                           WebMaster: duebi

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DE BELINOS GALLICOS

Caro giornalino e cara Redazione, vi propongo un mio piccolo lavoro di "ricerca". Vi ringrazio in anticipo se lo riterrete degno di pubblicazione: potrebbe essere l'occasione per fare quattro risate. Ogni citazione è perfettamente documentata e la conclusione non è del tutto campata per aria, anzi, sembrerebbe condivisa da qualche linguista.

È  noto che spesso grandi scoperte furono dovute semplicemente al caso. Così la felice intuizione dell'esistenza della forza di gravità dipese dall'infelice episodio della mela occorso a Newton; così l'osservazione del moto ondulatorio di un lampadario del duomo di Pisa suggerì a Galileo che era la Terra a ruotare intorno al Sole e non viceversa; ma già Aristarco di Samo (310-213 a.C.) e Kopernico (1473-1543) c'erano arrivati, per cui, come suol dirsi, scoprì l'acqua calda; d'altronde "repetita iuvant". La proliferazione di muffe puzzolenti, seppure di ceppi diversi, portò un antico caseario padano all'invenzione del gorgonzola, e successivamente il Fleming, più squisitamente inglese, a quella della penicillina.

Io pure, essendomi dedicato allo studio delle culture pre romane ed in particolare delle antiche tradizioni celtiche, fui colpito da quella che non esiterei a definire una vera illuminazione.

Lo stimolo subìto dalle dotte notazioni, dalle letture più approfondite che ne derivarono, il paziente studio di testi redatti da storici ed eruditi di questa ancora, purtroppo, poco conosciuta civiltà, mi portarono ad elaborare una teoria che potrebbe essere utile a colmare una grave lacuna nella conoscenza del nostro amato dialetto ligure.

E', infatti, risaputo che molti studiosi linguisti della nostra antica parlata si posero il dilemma di scoprire l'origine del frequentissimo intercalare che contraddistingue i nativi nelle nostre plaghe solatìe; purtroppo il loro appassionato lavoro è rimasto finora senza risultato. Sì, ho detto finora  perché ritengo, alquanto immodestamente, di averne io la risposta.

Lo studio dell'antico popolo dei Liguri, che così valorosamente resistettero all'avanzata dell'imperialismo romano, ci dice che anticamente vennero a contatto con le ben più bellicose tribù celtiche che, a varie ondate, attraversarono le Alpi per conquistare più favorevoli territori nella nostra penisola: tra di essi i Tauri, i Cenòmani, gli Insùbri, i Venéti, i Bòi, i Senoni ed altri, occuparono man mano quella che fu poi chiamata dai Romani Gallia Cisalpina.

 

Per il terzo anno consecutivo il Comune di Cogoleto è stato selezionato dalla Compagnia di San Paolo, nell’ambito del bando “In Compagnia della Musica”: ancora una volta, quindi, l’Autunno Musicale ha potuto essere organizzato grazie al contributo di 15 mila euro elargito dalla Compagnia stessa.

Una dimostrazione di come il lavoro svolto in questi anni sia stato considerato e valutato all’altezza di manifestazioni simili ormai consolidate negli anni, quali “Settimane musicali di Stresa”, Festival di Musica da camera di Cervo (nel 2005 la 42ma edizione), Estate musicale di Gressoney (25ma edizione)  … e scusate se è poco !!

Anche l’edizione 2005 organizzata dall’Amministrazione Comunale, ha potuto beneficiare del contributo concesso dalla Ditta Pesce Pietro S.p.A, ed ha visto coinvolta ancora una volta l’UNITRE di Arenzano-Cogoleto, la quale ha mobilitato in modo ammirevole i propri iscritti e simpatizzanti collaborando così alla migliore riuscita della Rassegna.    

L’ Autunno Musicale ha avuto un’introduzione ancora … estiva, poiché ha avuto inizio il 3 settembre in concomitanza con la manifestazione “Olivovivo”, richiamando nel nostro paese numerosi turisti e diverse personalità con la presenza di diverse emittenti televisive locali e nazionali.

Rispetto alle precedenti edizioni abbiamo pensato di inserire nella mattinata un intrattenimento nel centro storico che è risultato essere particolarmente gradito: in effetti molti sono stati gli apprezzamenti rivolti al Quintetto di ottoni “Lodanensis” composto da Gianpiero Lobello e Francesco Sturlese (tromba), Valerio Civano e Ambrogio Guetta (trombone) e Michele Odetti (tuba) che hanno attraversato Via Colombo e Via Rati esibendosi nelle piazzette più caratteristiche. Ascoltando i brani eseguiti (in gran parte di stampo jazzistico), non potevamo fare a meno di pensare alla città di New Orleans, dove nacquero le prime band, e che proprio in quei giorni era stata colpita da un tremendo evento naturale. Lo stesso Quintetto ha tenuto alle ore 21.30 un applauditissimo concerto sulla Piazza della Chiesa di fronte ad un numeroso pubblico, eseguendo musiche che partivano dal Rinascimento per giungere a brani di J. Lennon e Morricone.

Venerdì 30 settembre, l’ Autunno Musicale si è trasferito nella sua sede naturale, cioè l’Auditorium “B. Berellini” come ormai accade dall’anno della sua costruzione, per un concerto tenuto dalla clarinettista svizzera Elisabeth Ganter e dal giovane ma già affermato pianista Dario Bonuccelli: entrambi hanno dimostrato grandi capacità esecutive eseguendo, tra gli altri, musiche di A. Honegger (nel 50° della morte) e di E. Chausson (nel 150° della nascita).

Venerdì 14 ottobre l’Auditorium non era sufficiente per contenere gli spettatori giunti per il concerto del Mañasco Quintet, composto da Gianluca Campi (vincitore del Trofeo mondiale di Fisarmonica 2000), Roberto Mazzola (violino), Mauro Bonelli (chitarra), Piero Ferrari (contrabbasso) e Alessandro Magnasco (pianoforte), che ha eseguito musiche di Astor Piazzolla. Il gruppo, già ospitato dalle più importanti associazioni musicali italiane, si è distinto soprattutto per l’affiatamento e la ricercatezza dinamico-interpretativa, riscuotendo calorosissimi applausi.                   

Il Quartetto d’archi “Gaudeamus” proveniente dalla Romania e già esibitosi nelle principali città europee, è stato il protagonista del concerto previsto per il 28 ottobre. Gli esecutori, Lucia Neagoe e Raluca Tonescu (violino), Leona Varvarichi (viola) e Sebastian Virtosu (violoncello) si sono

LETTERE ALLA REDAZIONE

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Tra le divinità da essi venerate grande rilievo ebbe il dio Bélenos, o Bélinus, che troviamo ricordato nei topònimi di Belluno (l'antica Belunum fondata dai Galli Venéti nel V sec. a.C.), della Val Belluna, di Montebelluna; tale divinità fu ben conosciuta dai Romani conquistatori e da essi collegata al dio Apollo dando perfettamente riscontro, nel fonema radicale indo-europeo "be", il significato di luminoso, splendente.

Teoria supportata dal fatto che nelle Gallie il culto del dio solare Bélenos, collegato ai riti della luce e del fuoco, era celebrato il primo maggio nella festa di Beltàine (letteralmente "il fuoco di Béli" o Bilé) che vedeva ardere imponenti falò tra i quali si faceva passare il bestiame per esorcizzare gli spiriti maligni di origine invernale.

Quindi "uccisione" dell'inverno e celebrazione della purificazione e della rinascita, con chiari riferimenti alla fertilità degli animali e dei campi: si cantava danzando in senso orario attorno ai pozzi sacri della fertilità, attorno a menhir (simboli dichiaratamente fallici), si giaceva la notte all'aperto; talmente radicata tale festività da sovrapporsi nelle successive culture fino alle varie "maggiolate" e feste delle "Regine del maggio".

Anche i Liguri, che in origine avevano esteso i territori da loro abitati a tutta l'Italia settentrionale, venendo a contatto con le tribù celtiche, ne conobbero caratteristiche, tradizioni, miti, divinità; ne subirono anche l'influenza nel modo più brutale, sperimentandone l'ardore guerriero che li costrinse a scendere sempre più a sud, restringendo l'areale di pertinenza tra il basso Piemonte, la Lunigiana ed il Rodano.

Prova documentata di questi contatti abbiamo dalla presenza di un "menhir" nei pressi di Varazze, monolito orientato secondo un asse solare, chiara testimonianza di influenze cultuali.

E chi mi dice che subendo, sconfitta dopo sconfitta, l'umiliazione dei vinti, non invocassero la stessa divinità celtica che li stava perseguitando o, piuttosto, non imprecassero contro la loro dolorosa sorte, pronunciando il sacro nome con significato apotropàico ma con inflessione dialettale: "Belìn"!

                                                   emmegi

Se lei scrive sempre in modo così gustoso, la prego di inviarmi i suoi dati con una e-mail perché desidero parlarle.

Gi. Po. 

L’ AUTUNNO MUSICALE 2005

cimentati con musiche di L. Boccherini (nel 2° centenario della morte), di L. van Beethoven (il celebre quartetto n° 3 op. 18) e di D. Šostakovic (nel 1° centenario della nascita), eseguendole in modo egregio e facendosi notare per le capacità interpretative. Tale concerto è risultato una conferma ulteriore di come l’ Europa dell’est risulti essere fra le migliori scuole al mondo per quanto riguarda gli strumenti ad arco.

Nel concerto del 10 novembre, grazie alle perfette e coinvolgenti melodie eseguite dal soprano Linda Campanella e dal basso Matteo Peirone, accompagnati dal pianoforte di Mauro Castellano, siamo stati catapultati nei grandi teatri ….. Che dire degli interpreti? Semplicemente perfetti …. D’altro canto era logico che così fosse: i due cantanti e il pianista (tutti e tre savonesi) erano reduci da esecuzioni tenute al Teatro “Donizetti” di Bergamo e “La Scala” di Milano, il giorno successivo sarebbero partiti per la Spagna, per “La Fenice” di Venezia e successivamente per il Giappone….

L’Auditorium era quasi al completo ma di certo è stata un’occasione perduta per gli amanti del “bel canto” che non erano presenti !  L’ultimo concerto finora tenuto si è svolto il 27 novembre con l’esibizione di due squadre di canto popolare genovese: il Gruppo Spontaneo Trallalero già nostro ospite nel 2003 e A Lanterna. I due gruppi, per oltre due ore si sono alternati sul palcoscenico proponendo i migliori brani del loro repertorio: entusiasta il numeroso pubblico, ma al termine i più felici erano gli esecutori, che avevano notato l’ attenzione, la partecipazione e la competenza dei convenuti.

L’edizione 2005 dell’Autunno Musicale si concluderà Domenica 18 dicembre alle ore 16 nella Chiesa Parrocchiale con un altro appuntamento d’eccezione. Protagonista del Concerto di Natale sarà il Coro di bambini della Radio Nazionale Bulgara che, diretto da Hristo Nedyalkov  e accompagnato al pianoforte da Silviya Galabova proporrà composizioni natalizie di varie epoche e stile, nonché brani della propria tradizione. Un concerto da non perdere poiché il Coro, fondato nel 1960, e in breve tempo divenuto uno dei gruppi corali più importanti al mondo, si è gia esibito in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Giappone, ecc. e nel 2002 la Federazione dell’Unione Cori Europei gli ha conferito il titolo di “ambasciatore della Cultura Europea”                                                                                  

                                                                    Fabrizio Fancello

SI  È LAUREATO

GINO CERMINARA

Gino  Luca Cerminara si è  laureato il 15 marzo 2005 alla Facoltà di Architettura dell’ Università di Genova Al neo Dottore vanno i più sinceri auguri da parte dei famigliari, degli amici e le congratulazioni della redazione.

Barbara Lippo si è laureata nel febbraio scorso all’Università degli Studi di Genova presso la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria, indirizzo scuola materna. La neo dottoressa ha discusso una tesi intitolata: “La formazione del giovane lettore nella scuola dell’infanzia”, ottenendo la votazione finale di 105/110.

Con grande soddisfazione della sua famiglia. Alla bella e brava Barbara le congratulazioni della redazione del giornale.

Casella di testo: LA DOTTORESSA 
 BARBARA LIPPO