Organo Associazione Culturale COQUOLITHOS  Torre dello Scalo, Cogoleto (GE)  Anno 14  N° 75 Dicembre 2005 DISTRIBUZIONE GRATUITA www.cogoleto.info/cogoletonews   e mail: cogoletonews@tiscali.it                           WebMaster: duebi

IL LUPO DI GUBBIO

Casella di testo: WebCam Live

San Francesco incontra il lupo di Gubbio. Affresco di Binduccio Malabarba. Chiesa di San Francesco a Pienza.

Maurits Cornelius Escher

Pesci e uccelli.

Dopo aver parlato tanto dei bambini e degli uomini parliamo un po' anche degli animali. Che poi in fondo anch'io sono un animale e loro, i pesci e gli uccelli, sono miei simili anche se io non è che nuoto e volo molto (nell'acqua, anche se è un po' sporca ci sguazzo, e quanto a volare ogni tanto son peggio di Pindaro).

Adesso ho capito perché quando quello che ha inventato il simbolo della lista civica di sinistra "Insieme a sinistra" si è ispirato a Maurits Cornelius Escher e ci ha messo i pesci e gli uccelli invece che un paesino mediterraneo.  Lui sì che è un vero profeta altro che Isaia!

Sapeva già allora quello che sarebbe successo ad Agobbio di lì a qualche anno.  Pesci ed uccelli in ogni angolo: al Rumaro e all'Arrestra le anatre ed i gabbiani e invece vicino allo sbocco della fognatura comunale le orate e i branzini.

Tanto poi facciamo il depuratore alla Volpara e la cacca dei nostri cittadini la mandiamo a depurarsi ad Arenzano che tanto anche l'erba "di plastica" dei campi di calcio ce l'hanno meno verde.

E noi ci terremo la cacca dei pesci che lo sanno tutti che è più piccola: dipende da quanti sono i pesci però!

Chissà cosa sceglieranno come simbolo per la loro lista civica quelli che si riuniscono tutti i giovedì alla scuola guida di Tonino?

Le scommesse sono aperte: io dico che ci mettono un campanile o una antenna-tv.  Lancio un concorso: a chi indovina gli regalo una quintalata di orate (d'allevamento s'intende).

Anche Escher comunque aveva le idee confuse e una volta li disegnava che andavano a sinistra e una volta che andavano a destra ma lui (l'inventore del simbolo di "Insieme a sinistra") non ha avuto dubbi: i pesci e gli uccelli vanno a sinistra!

Che uccelli e che pesci fossero nessuno se lo è mai chiesto in tutti questi anni. Adesso lo sappiamo: gli uccelli erano "germani" e "gabbiani" reali e i pesci "orate" e "branzini"!

San Francesco Ponzè mi ha detto di fare opere buone e quando vado a portagli il pane secco alla foce dell'Arrestra o del Rumaro ne ho contati almeno 100 di germani reali tra maschi (col loro bel collo verde) e femmine (con la livrea un po' meno vistosa, per ragioni di sicurezza).

L'altra mattina alla foce del Rumaro erano 56.  Anche se gli butto il pane non si fidano molto di me (si vede che sentono l'odore "servego" del lupo), si fidano assai di più dei bambini e delle nonne che insieme si divertono un mondo.

Qualche settimana fa c'era anche un airone cinerino, slanciato, elegante, magari un po' triste.  Forse aspettava ancora il suo compagno che mi dicono essere morto una mattina in un orto sulle mostre alture: speriamo che fosse esente da H5N1.  Se per caso era malato ora dove l'hanno sepolto nasce qualche pianta di fiale di vaccino e poi Storace viene qui e sequestra tutto che già ne ha preparato qualche milione di fiale ma gliene servono ancora.

Avete notato che quando uno butta il pane alle "papere" c'è sempre qualche gabbiano che arriva in picchiata come uno "spitfire" e tenta di rubargli il tozzo di pane addirittura prima che questo tocchi il pelo dell'acqua.  Son tremendi i

Il lupo di Gubbio incontra i bambini che fanno oh, i pesci e gli uccelli.

 

"Al tempo che santo Francesco dimorava nella città di Agobbio, nel contado d'Agobbio apparì un lupo grandissimo, terribile e feroce, il quale non solamente divorava gli animali, ma eziandio gli uomini; in tanto che tutti i cittadini stavano in gran paura, però che spesse volte s'appressava alla città…

Ed ecco che… … il detto lupo si fa incontro a santo Francesco, con la bocca aperta; ed appressandosi a lui santo Francesco gli fa il segno della santissima croce, e chiamollo a sé e disse così: "Vieni qui, frate lupo, io ti comando dalla parte di Cristo che tu non facci male né a me né a persona". Mirabile cosa a dire!…

Allora santo Francesco disse: "…io voglio, frate lupo, che tu mi imprometta che tu non nocerai mai a nessuna persona umana né ad animale: promettimi tu questo?". E il lupo, con inchinare di capo, fece evidente segnale che 'l prometteva…

E allora disse santo Francesco: "Frate lupo, io ti comando nel nome di Gesù Cristo, che tu venga ora meco sanza dubitare di nulla, e andiamo a fermare questa pace al nome di Dio". E il lupo ubbidiente se ne va con lui a modo d'uno agnello mansueto; di che li cittadini, vedendo questo, fortemente si maravigliavano. E subitamente questa novità si seppe per tutta la città; di che ogni gente, maschi e femmine, grandi e piccioli, giovani e vecchi, traggono alla piazza a vedere il lupo con santo Francesco."…

Se al posto di Santo Francesco ci mettete Giacomo Ponzè e al posto di Agobbio ci mettete Cogoleto ecco spiegato l'arcano. Io che scrivo sono il lupo di Agobbio e caracollo con fare noncurante sulla nuova bellissima passeggiata di Agobbio.

Guardo e ascolto quel che succede; ci penso un po' su e poi emetto qualche ululato o do qualche codata. Niente morsi a nessuno, l'ho promesso a San Francesco.

Santo Francesco sa chi sono io, ma, come al solito è tutto "top secret". È aperta la caccia a lupo!

 

QUANDO I BAMBINI FANNO OH!

 

Al Convegno organizzato dal Coordinamento Genitori Democratici all'Auditorium B. Berellini non ho visto il Santo Francesco. Da quando è andato a stare al Deserto lo si vede poco in giro, ma c'erano molti religiosi e laici della Curia Romana (i palazzi del potere) e c'era niente popò di meno che Sua Santità il Papa Innocenzo "Gino" III.

Nonostante l'assedio alla sala verde e l'assenza di altri suoi colleghi dei quali ha portato le scuse lui c'era.

C'era anche la Giovanna "Gruber" di Telecogoleto con la sua capigliatura fulva, ma poi dopo vi dico di chi era la pettinatura che mi ha colpito di più!

Dopo che avevano parlato tutti i laici, i chierici, i vescovi, i santi e le beate Antonella "Dandini" ha preso il microfono in mano e con tutti i riccioli a cascata sulla sinistra, un abitino niente male ed un piglio da intrattenitrice "mediaseeeet" è scesa dal palco e, procedendo a larghe falcate, ha cominciato a raccontare a noi "popolo delle mamme e dei babbi di Agobbio" che aveva avuto una visione, un sogno, un miracolo!

Sembrava Martin Luther King: "I have a dream!".

Ci diceva con voce suadente che presto, con l'intercessione di Sua Santità Innocenzo "Gino" III, noi "popolo delle mamme e dei babbi di Agobbio" non dovremo più mandare i nostri pargoli sulle lontane colline di Sant'Anna Golf con la corriera.

Sorgerà, non si sa bene ancora dove, né quando, né come, né perché, una grande, magnifica e progressiva "scuola del futuro" così bella che sembrerà la Basilica di S. Francesco di Assisi con tutti i suoi affreschi.

E allora anche io, che sono un po' tardo ho capito finalmente a cosa serviva l'accendino che ci avevano consegnato a tutti entrando e mi sono messo a dondolarlo cantando "Oh… oh… che meraviglia!".

E forse non era solo l'accendino che serviva a questo, forse era tutto il Convegno e tutta la schiera dei laici, dei chierici, dei vescovi, dei santi e delle beate serviva a sognare.

Come avevo fatto a non pensarci prima!

Le luci improvvisamente abbuiate, le fiammelle dondolanti degli accendini, la musica e il menestrello Povia cantava "Mentre i bambini fanno oh - c'è un cagnolino… …un lupo nero che da un bacino a un agnellino…".

A me che sono sì un lupo, ma c'ho il cuore tenero, mentre sentivo così m'è venuto da dare un bacio alla "cugina della Moratti" che era lì vicino!

Ma la canzone non dava tregua: "tutti i bambini fanno oh… così ogni cosa è nuova è una sorpresa… …i bambini fanno oh… …nei bambini vola la fantasia e anche qualche bugia oh mamma mia… …quando i bambini fanno oh - che meraviglia - che meraviglia…".

E anche il laico con il fazzolettino verde nel taschino dondolava commosso il suo accendino, unico tra quelli sul pulpito.

Forse ai chierici, ai vescovi, ai santi e alle beate non avevano dato

I PESCI E GLI UCCELLI

l'accendino e così se ne stavano lì a guardare come dei "baccalà" e se la ridevano sotto i baffi.

Il laico, che c'ha la X nel cognome, dev'essere un "duro e puro" e ce l'ha a morte col Don Gallo (se non l'avete ancora riconosciuto è il giovane capogruppo della Lega Nord al Consiglio Comunale di Genova dott. Edoardo Rixi) e ha chiesto al Vescovo di fargli l'esame per accertare se è affetto dal micidiale virus H5N1 dell'influenza aviaria o qualcosa del genere.

Peccato perché nell'intervento era stato tenero: l'unico a parlare degli immigrati che trasformeranno presto in "banlieu" tutte le nostre scuole (e badate bene, non sto scherzando!).

Ma ci sono altre due o tre cose che mi hanno colpito quella sera all'auditorium.

Intanto il chierico francescano Marco "d'Agobbio", che da quando è andato via da Agobbio forse s'è scordata la buona educazione, continuava a rivolgersi alla "Roberta" come se fosse sua sorella e all'"Eugenio" come se fosse suo cugino.  Comunque la Roberta e l'Eugenio hanno fatto le loro equilibrate e interessanti relazioni.

Meno male che quando è intervenuto Sua Santità Innocenzo "Gino" III ha rimesso le cose a posto citando l'Onorevole Roberta Pinotti - D.S., membro della Commissione Difesa della Camera dei Deputati e scusate se è poco, e l'Assessore all'Istruzione della Provincia di Genova Eugenio Massolo - D.S., che abbiamo già visto a Cogoleto a coordinare un dibattito sulla Costituzione organizzato da Italia Democratica.

C'erano anche il solito inossidabile, indistruttibile Preside Matteo Viviano che di mestiere fa il genitore democratico a vita, il simpatico Preside dell'Istituto "Bergese" che rappresentava la Rifondazione Comunista e dava così una mano alla Antonella "Dandini".

C'era il "povero" (nel senso che lui si occupa d'altro ma ha un alto senso del dovere) Assessore Gianni Bianchini, sempre abbronzato e con barba e capelli curatissimi, che con le sue impareggiabili doti di trasformista rappresentava in un colpo solo il Sindaco Zanetti (che era a Olimpia) e l'Assessora Venturi (che era non si sa bene dove ma che ha mandato i saluti e gli auguri per lettera).

Pian piano sono poi arrivati anche quelli del centro-destra che pensavano che fosse la solita riunione di quelli che "i bambini li mangiano" e invece era la riunione di quelli che "i bambini oh oh… che meraviglia!".

Loro adesso stanno costruendo una lista civica e quindi "lavori in corso" non disturbate il manovratore.

Così hanno fatto in tempo a vedere il solito architetto Cereda che, tempo addietro, vendeva garofani ma adesso pretende di vendere la rosa nel pugno e che ce l'aveva con gli insegnanti di religione che in 3 anni ne hanno regolarizzati 26.000 e con le scuole "parificate" religiose che gli hanno dato una sacco di soldi Tremonti e la Moratti che poi piangono miseria.

Hanno visto anche la "cugina della Moratti", che s'è capito che è un medico con una carriera travagliata, come dice lei, e che, con piglio da bersagliere vorrebbe che i maestri e le maestre, come i medici e i preti, fossero dei missionari.

Quanto alla scuola nuova del sogno dell'Antonella "Dandini" possono anche insegnare nei "tuguri" come faceva Don Milani per 24 ore al giorno e 365 giorni all'anno.

Molti dei relatori avevano parlato di Don Milani e allora lei ha buttato lì la battuta "Mi piacerebbe sapere quanti di voi lo hanno conosciuto davvero Don Milani".  Pensava di prenderli in castagna ma le è andata male perché un paio dei prelati, il genitore democratico Matteo e il vescovo provinciale Eugenio l'avevano conosciuto davvero il prete-maestro.

Quelli del centro-destra, che cominciavano a sentirsi a casa, hanno fatto in tempo anche a sentire la Rita "A.N." che se la prendeva col chierico Marco "d'Agobbio" Giusti per una questione di applicazione della legge Moratti che lui come Presidente del Consiglio d'Istituto Comprensivo d'Agobbio dovrebbe conoscerla e farla applicare. Ma se non ho capito male la Rita "A.N." qualche ragione ce l'aveva ( qualcuno le ha gridato "Faccia un esposto alla procura della Repubblica!").

Mancava, come succede un po' troppo spesso, il principale "imputato" il Professore Benedetto "I.C.C." Maffezzini e non c'era neanche il vicario a rappresentarlo che come ha scritto la Rita alla Letizia "io capisco che ci sono delle regole, ma queste non prescrivono di trattare i genitori come “sudditi”, perché la scuola non è di proprietà dei funzionari, sia pure insegnanti. Se lo fosse, forse, dovendo far quadrare il bilancio, sarebbero venuti a cercarmi a casa!".

"Alla faccia del bicarbonato!" come diceva il principe De Curtis.

E così il Professore Giorgio "CFFS" Bisio che non gli va di essere un santo missionario ha potuto poi protestare che lui si sente un lavoratore come tutti gli altri e che se la scuola c'ha la palestra e non è un tugurio è meglio e che loro (i docenti) non c'hanno voglia di fare i missionari!

La loro intenzione è di essere educatori non di fare i martiri!

E dopo siamo andati via tutti piuttosto tardi che poi dicono che la gente se ne frega della politica, ma se gli dai un dito, vogliono la mano e poi il braccio e non si accontentano mai, questi scatenati di cittadini che se poi sono mamme o babbi guai!

gabbiani!

Una volta che sono andato a Venezia ho notato che quei bastardi stanno sui colmi dei tetti dei palazzi, sulle guglie e sui pinnacoli delle chiese, in cima ai pali d'attracco delle gondole e controllano, con un'aria da SS naziste, che i piccioni non si mangino tutto il pane o il grano che i turisti comprano per farsi fare le foto. I gabbiani di Venezia sono più grossi dei nostri forse saranno "imperiali" invece che "reali" o forse i nostri, qui ad Agobbio non sono neanche "reali".  Comunque ne ho visto più d'uno che abbatteva un piccione e poi se lo mangiava lasciando, a lavoro finito, la carcassa a terra senza più cuore né interiora, son proprio dei nazisti bastardi!

E veniamo ai pesci. 

Avete mai sentito parlare di maricoltura o itticoltura?   No!   Si vede che non guardate mai Telecogoleto: pochi giorni fa quelli della Casa delle Libertà hanno presentato una interrogazione e c'è stato un dibattito molto interessante non l'avete visto ?

"U bugiu", il "tabacchino" Biamonti e il "chirurgo" del gruppo Insieme per Cogoleto - Casa delle libertà e Francesco "animalista" con Amelia "la Asl sono io" del nuovo gruppo misto del Consiglio Comunale ne hanno dette di tutti i colori sul progetto di installare al largo dell'Arrestra un impianto di maricoltura che pare abbia già l'assenso della Regione Liguria. Quelli di "Insieme a sinistra con l'Ulivo" hanno espresso una posizione attendista dichiarandosi interessati a che il nostro mare resti pulito. L'atmosfera del dibattito non era per niente rassicurante anche se Roberto "l'ambientalista", che gira con "l'agenda 21" sotto il braccio, vuole saperne di più prima di dirsi contrario o favorevole e il Sindaco ha anche lui i suoi dubbi. A sentire parlare di correnti marine di superficie e di fondo, di antibiotici, di impianti off-shore, di mangimi, di lavoratori extra-comunitari, di orate e branzini sembrava di assistere ad un Congresso scientifico invece era il solito Consiglio Comunale di Agobbio. Meno male che per il momento che quelli che contano non si sono ancora accorti che il lupo di Agobbio si aggira sulle nostre colline se no finisce che mi tocca scappare prima ancora di aver aiutato San Francesco a farvi ridere. Con le doppiette quelli di Sciarborasca fanno sul serio. È meglio che scappo.

Alla prossima!                                                                                                                                                                          Lupo di Gubbio