DON FRANCO LASCIA

INAUGURATA LA SCUOLA DI LERCA

LA CORALE

COGOLETO

 IERI E OGGI

SUOR PAOLA ARDIZZONE

UNA SFILATA SULLE ALI DEL TEMPO

ED ECCO… LE RICETTE

CARA VECCHIA VIA RATI

LETTERE ALLA REDAZIONE

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DON DANILO GRILLO

NUOVO PARROCO DI S. MARIA

 

Don Danilo Grillo sarà il nuovo parroco di Santa Maria Maggiore di Cogoleto. Sabato 9 ottobre 2004 alle ore 18 Monsignor Domenico Calcagno, vescovo della diocesi di Savona, lo presenterà alla comunità parrocchiale.

DON DANILO GRILLO

Nuovo parroco di Cogoleto

COGOLETO CITTÀ DELL’OLIMPISMO

 

Cogoleto è stata nominata dal Comitato esecutivo Internazionale Pierre de Coubertin di Losanna “Città dell’Olimpismo” per i valori etici, sportivi e di amicizia e solidarietà che ha sempre professato. Il Sindaco Attilio Zanetti ha desiderato far condividere queste motivazione ai cittadini cogoletesi e alle delegazioni delle Città straniere che hanno con Cogoleto rapporti di amicizia e di gemellaggio. È anche stato promosso un convegno all’ Auditorium Berellini sul tema “Atene 2004 - il ritorno alle origini”. Lo sport è amicizia tra i popoli. Moltissime le manifestazioni programmate nelle giornate comprese tra giovedì 22 e domenica 25 luglio, giorno in cui sono ripartite le delegazioni straniere. 

 

L’immagine che mostra i nostri Amministratori, con i nostri dirigenti sportivi, con il sindaco di Olimpia e col responsabile del Comitato Olimpico mentre uniscono le mani in segno di amicizia e di unione di intenti, rappresenta meglio di qualsiasi altra lo spirito della grande manifestazione organizzata dal Comune per celebrare la nomina da parte del Comitato Esecutivo Internazionale Pierre de Coubertin di Cogoleto come città dell’ Olimpismo.   Senza voler fare della retorica, proviamo a considerare la differenza tra questa immagine di promozione dell’amicizia tra i popoli e le altre immagini che ci giungono quotidianamente, per esempio, dai teatri di guerra dell’Iraq. Uomini sono questi, uomini sono quelli.

Alcuni hanno fatto delle scelte giuste, a favore dei popoli, della loro amicizia, della loro fratellanza, della valorizzazione delle diverse rispettive culture. Altri hanno fatto la scelta della sopraffazione, dello scontro, della demonizzazione delle differenze di culture e costumi.

In mezzo a queste opposte scelte di uomini diversi, ci siamo noi cittadini, beneficiari o vittime di queste contrastanti scelte.

Ha 48 anni e dopo gli studi al Seminario di Savona e quelli di Teologia tra Savona ed Albenga, è stato per otto anni a Varazze dove ha anche insegnato religione alle scuole medie e poi per quattro anni a Porto Vado. Era parroco di San Biagio in Finalborgo (con una chiesa del 1650 molto bella) e di Sant’Eusebio Perti (dove la chiesa è del 1700 ma con una cripta che risale all’anno mille). Si occupa di queste due parrocchie, di circa tremila anime, da dieci anni. Una curiosità degna di nota: quando ha lasciato la parrocchia di Porto Vado per andare a Finalborgo, a sostituirlo a Porto Vado è andato il sacerdote don Emilio Damele, che proveniva proprio da Cogoleto.

Il nuovo parroco, cui mettiamo, (come già facciamo con tutti i cogoletesi), a disposizione le pagine del nostro giornalino, è un grande appassionato di montagna, dove organizza spesso campi estivi per i giovani cui dedica molte delle sue cure pastorali. Lascia le parrocchie di Finalborgo e Perti tra il rammarico di chi avendolo conosciuto per tanti anni ne ha saputo a lungo apprezzare le qualità. Ha sempre vissuto in mezzo ai suoi parrocchiani come in una sola grande famiglia. Ha celebrato le sue ultime due messe: il 26 settembre a Final Borgo ed il 2 ottobre a Perti. La prima a Cogoleto, proprio oggi 9 ottobre 2004. La redazione è lieta di potergli dare il benvenuto è gli augura molti anni di proficuo lavoro.

                  Gi. Po.

Il giorno 23  luglio, quando con una bella delegazione di amministratori di città gemellate con Cogoleto, abbiamo portato questi cari amici a visitare le bellezze della grande Genova, (nella foto davanti a S. Lorenzo) mi veniva da pensare se fosse stata per noi cittadini cogoletesi più importante la scelta della nostra nuova bella passeggiata a mare, (o di qualsiasi altra bella realizzazione della nostra Amministrazione), oppure questa scelta odierna ma antica (parte dal sindaco Poggi) di sollecitare rapporti di amicizia tra i popoli.  Voglio dire che questa scelta di amicizia, di solidarietà, di fratellanza tra i popoli, perseguita attraverso momenti di confronto sportivo o attraverso la ricerca di gemellaggi con paesi lontani (che altrimenti ci sarebbero praticamente sconosciuti)  è sicuramente precedente a tutte le piccole quotidiane scelte amministrative di una amministrazione comunale.

Un “bravo” davvero convinto, quindi,  per queste iniziative ai nostri assessori Grasso e Bianchini che le guidavano, al consigliere Cola che è successivamente intervenuto, al sindaco Zanetti che ne è il responsabile, a tutti gli altri amministratori che le condividono.

Ecco, per i nostri lettori, l’elenco delle delegazioni ufficiali, di città gemellate con Cogoleto o con le quali sono in corso patti di amicizia:

Ober-Ramstad (Germania), Santa Coloma de Gramenet (Spagna), Biedenkopf (Germania), Olimpia (Grecia), Saint André les Vergers (Francia), Pragelato (Italia), Vermezzo (Italia).

                    Gi. Po.

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Un pizzico di dialetto per… Proverbi in libertà

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CIû UN 0 L'E'GRAMMO

E CIû 0 VEDDE GRAMMI I ATRI

 

Cioè : più una persona è cattiva e più vede cattivi gli altri. E ancora:

 

TUTTI I GIORNI SE NE IMPARA UNN-A

SE NO S' HA A TESTA IN TA LUNN-A.

 

Ossia: tutti i giorni se ne impara una, se non si ha la testa nella luna. E per finire

 

TRISTO QUELLO C'O L'HA FAMME

E 0 DEVE Dî A-I ÄTRI: DâMME

 

Amara traduzione : misero chi ha fame e deve dire agli altri : dammi.

 

… e se voi no ve forzai

en aquistà zo che possai,

tosto porresi con vergogna

mendigà vostra besogna.

Tristo quelo chi à fame

e de’ dir a otri: dame.

 

Da "DE FRAGILITATE HUMANA CONTRA TEMPTATIONES" dell'Anonimo Genovese: e se non vi sforzate nell' acquistare più che potete, vi troverete presto e con vergogna a mendicare per quanto vi è necessario. Misero colui che ha fame e deve dire agli altri: dammi.

Nonostante tutto e con ottimismo, ciao ciao da            Giovanna

Proverbi in libertà, cioè senza un filo conduttore, ma girovagando qua e là. Partiamo parlando di suocere argomento che non credo di avere mai toccato.

 

SêUXOA E NEUA,

TEMPESTA E GRAGNêUA

 

Parole un po' complicate a pronunciare ma semplici da tradurre: suocera e nuora, tempesta e grandine.

 

E SêUXOE SON COMME E RADICCE,

CHE UN PO' CIÜ E UN PO' MENO

MA AMAE SON TÜTTE.

 

Le suocere sono come le radici, più o meno, amare sono tutte. E cambiamo argomento:

 

CHI NO S'AGGIÜTTA,

NEGA.

 

Vale a dire che chi non aiuta se stesso, annega. Oppure chi fa da sé fa per tre. Ed ecco un modo di dire, anzi di scrivere un po' complesso

 

DA - O CREDDE A L'êSSE

È  COMME DA - O FIâ A - O TESCE

DA - O DI A - O Fâ

É COMME DA - O TESCE A - O FIâ

Traduzione: dal credere all'essere c'è come dal filare al tessere; dal dire al fare c'è come dal tessere al filare E chi vuole intendere, intenda. Il prossimo è un proverbio molto conosciuto

Organo Associazione Culturale COQUOLITHOS  Torre dello Scalo, Cogoleto (GE)  Anno 13  N° 72  Ottobre 2004  DISTRIBUZIONE GRATUITA

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