TE LA DO IO L’AFRICA ovvero: “Se l’avessi saputo…”

Terza puntata

 

Kiremba, Burundi, 11/12/05

 

Qui la vita procede con cadenza molto regolare, ma non mi annoio affatto anche se non ho ancora girato nei dintorni e vedo sempre le stesse facce tutti i giorni. C’è veramente tanto da lavorare durante la settimana e quando si sta in casa fa piacere anche una partita a carte o leggere un libro. Vi accennerò qualcosa sui personaggi di Kba (Kiremba, n.d.r.): siamo in quattro specializzandi di cui tre di Malattie Infettive (Lia, Claudia e io) e una di Chirurgia (Daniela) poi c’è Paolo, “volontario” di Brescia, ex-giornalista sportivo che è qui da 10 anni e fa più o meno l’economo dell’ospedale per conto dell’Ascom (Associazione per la Cooperazione Missionaria) con sede a Legnago (VR), patito di calcio e molto competente in materia: si occupa del giornale locale e allena (anzi ha fondato e finanziato con soldi Ascom, come progetto sociale) la squadra di calcio; purtroppo alcuni giocatori si credono per questo superiori ai loro coetanei e ciò, secondo me, non ha grande valore sociale. Poi c'è Celestin il medico burundese che fa il coordinatore dell’ ospedale (neolaureato è arrivato ad agosto e appena può trova l’ occasione per fuggire a qualche congresso più o meno fittizio), Victor il chirurgo russo di Mosca che è qui da 13 anni (6 a Ngozi e 7 a Kba) ex oculista, ora fa qualsiasi cosa e tiene sulle spalle l’ospedale cioè sia la chirurgia, sia la maternità, sia la pediatria, sia la medicina (quando mancano i rispettivi specialisti).

Ci sono poi i religiosi tutti provenienti dalla diocesi di Brescia: Padre Carlo Masseroni 84 anni (da 38 in Burundi) semplicemente splendido, sempre attivo, allegro e gioviale; eppure ha rischiato la vita nel 2002 in seguito ad un tentativo di rapina: una pallottola lo ha colpito appena sotto l’occhio sinistro, ne porta ancora i segni, ma solo per quel che riguarda l'aspetto esteriore; Don Angelo sulla cinquantina, da circa tre anni parroco spesso apertamente contestato a causa, sembra, del suo eccessivo tradizionalismo (ha modificato il rituale della messa che è diventato più simile a quello occidentale, senza più danze e solo i tamburi come accompagnamento delle funzioni religiose), scontrandosi quindi spesso con chi invece propone nuove iniziative. Uno di questi é Luciano, ex-postino bresciano qui da tre anni, cattolico e molto anti-tradizionalista; si occupa delle attività della parrocchia relative ai ragazzi (musica, teatro, danza, proiezioni di film o concerti), gira per l’ ospedale (una volta con i pattini a rotelle) per rallegrare i malati fingendosi medico o, qualche volta, per tagliare barbe e capelli! Ed infine, straordinarie, ci sono le religiose: Suor Carla, responsabile organizzativa dei reparti dell’ospedale, è un vero pit-bull: piccola e combattiva ci tiene a far funzionare le cose al meglio e gira da un reparto all’altro aggredendo il malcapitato di turno, di solito qualche infermiere che sta lavorando poco o male (e ce n’è in abbondanza), per richiamarlo all’ ordine con un fiume di parole in francese pronunciate con pesante accento bresciano. Suor Lucrezia di origine croata responsabile del centro nutrizionale, scherzosa e spensierata con quell’espressione di chi sta vivendo in un mondo tutto suo, tra le nuvolette. Si reca spesso a portare viveri e materiali in un villaggio Batwa 50 km a nord di Kba (i pigmei o batwa sono circa l’1% della popolazione in Burundi, vivono più che altro in villaggi per conto loro e sono piuttosto emarginati; tra le altre cose pare siano coltivatori di alcune piante psicotrope, erbe e funghetti...). Infine Suor Antonietta, senese, responsabile del Dispensiario che da noi serve a smistare le affluenze all’ospedale, somministrando farmaci direttamente a chi ha disturbi lievi o facilmente inquadrabili, oppure inviando a visite o esami di approfondimento o, infine, indirizzando direttamente in reparto per ricovero i più gravi o chi (più ricco) desideri l’ospedalizzazione. Metodo simile a ciò che nei nostri presidi sanitari. si chiama con termine esterofilo “triage”.

 

                                   Dario

       (medico cogoletese in Burundi)

 

Cronache rivedute e talvolta censurate da emmegi - (continua)

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SE SI CREASSERO 700 POSTI...

NON METTIAMO LA MUSERUOLA

LA LEGA NORD RISPONDE

GINNASTICA IN PRIMA FILA

NON METTIAMO LA MUSERUOLA AL LUPO...

Organo Associazione Culturale COQUOLITHOS  Torre dello Scalo, Cogoleto (GE)  Anno 15  N° 77 Aprile 2005  DISTRIBUZIONE GRATUITA  www.cogoleto.info/cogoletonews  e mail: cogoletonews@tiscali.it   WebMaster: duebi

Oculus centro ottico

NON METTIAMO LA MUSERUOLA AL LUPO...

Finalmente è ritornato!!! Mi riferisco ovviamente all'Organo d'informazione dell'Associazione Culturale COQUOLITHOS, o più semplicemente il "Giornalino" Cogoleto News 2000. Il piacere è doppio, perché questo periodico è ormai diventato un organo d'informazione indispensabile per la comunità cogoletese e per tutti coloro che, attraverso le sue pagine, ne seguono la vita e lo sviluppo, osservando da vicino; ma il piacere emotivamente più forte, è quello di sapere che il caro Giacomo è ritornato a "lavorare" finalmente in salute e sconfiggendo il male con la tenacia che lo contraddistingue. A lui, che considero anche un caro amico, va il mio più sincero "in bocca al lupo"… Ovviamente è un modo di dire perché non vorrei mai che finisse in bocca al "Lupo d'Agobbio"! E qui si comincia anche a capire il perché di questo mio intervento.

Ho letto con curiosità e divertimento, sul numero precedente, l'articolo del "Lupo" e francamente credo che un po' di ironia e di satira sugli avvenimenti che accadono nella cittadina siano estremamente necessari. Tuttavia, da buon "Chierico Francescano" come simpaticamente vengo definito, e volendo accarezzare il lupo in quanto, pur allontanandomi da Cogoleto, non ho del tutto perso la buona educazione e comunque non intendo partecipare alla... caccia al lupo (ho appeso il fucile da caccia al chiodo esattamente vent'anni fa), mi sembra importante fare alcune considerazioni.

La prima è indirizzata a tutta la popolazione e, soprattutto, alle forze politiche e sociali di Cogoleto: facciamo sì che il dibattito aperto sulle tematiche della Scuola, dalla riforma, ai problemi sulle strutture, non finiscano con un bel (a mio giudizio riuscito) convegno o con gli… ululati del Lupo! Il dibattito deve assolutamente continuare e con l'avvicinarsi delle elezioni Politiche e a Cogoleto, di quelle Amministrative, deve arricchirsi e diventare uno dei punti cardine dei programmi politici, sul quale le forze in campo devono dirci con chiarezza quali sono le iniziative e i provvedimenti più immediati che intendono portare avanti. Mi auguro personalmente che i primi provvedimenti siano quelli di "svuotare" di significati e di contenuti la riforma in atto, ristabilendo da subito l'obbligo scolastico ai sedici anni e garantendo la laicità della scuola. A tal proposito, come hanno riportato i quotidiani qualche tempo fa, un primo significativo atto è arrivato, a seguito di un provvedimento del TAR del Lazio, col ritiro, da parte del Ministro, di una Circolare Ministeriale, la n° 84, che imponeva, in modo anticostituzionale, di comprendere l'insegnamento della religione cattolica (IRC), unitamente alle relative attività alternative, tra i cosiddetti Insegnamenti Obbligatori Opzionali ed inserirne la valutazione nella scheda di valutazione (la vecchia pagella) anziché nella speciale nota riguardante l'interesse con il quale l'alunno (che di esso si avvale) segue l'insegnamento e il profitto che ne ritrae", così come previsto dall'art. 309 del D.Lgs n. 297 del 1994. ristabilendo di fatto l'estraneità, dal documento di valutazione alunni, del voto per l'insegnamento della Religione Cattolica, a salvaguardia della laicità della scuola, principio contenuto nella Costituzione Italiana. E questa, che intendiamoci non è una guerra di religione, è una azione che hanno portato avanti anche i genitori CO.GE.DE. presenti in Consiglio d'Istituto. Altra aspettativa, a livello locale, è quella di definire una volta per tutte se e dove si farà il nuovo edificio scolastico.

Tornando al convegno sulla scuola, vorrei rammentare che sono state dette, anzi anticipate cose che dovranno fare riflettere: il vecchio inossidabile genitore-ex Preside Matteo Viviano ci aveva anticipato i tagli dei finanziamenti alla scuola della Liguria, indirizzati soprattutto alla formazione dei docenti ed altre importanti adempimenti funzionali; proprio il giorno 27 gennaio i quotidiani riportavano che i tagli ammontavano a 2,5 milioni per la scuola pubblica della Liguria! Va bene che il momento è difficile ma perché tagliare sulla scuola pubblica e poi continuare, per esempio, a finanziare l'intervento del contingente militare italiano in Iraq? E magari coi proventi dell'otto per mille!  Ululi il Lupo anche su queste cose. E poi, a proposito delle domande rivoltemi dalla signora Rita al Convegno in merito all'applicazione della Riforma all'I.C.C. Cogoleto e al comportamento del Consiglio d'Istituto: gli atti sono pubblici e tutti documentati da verbale; il Consiglio ha sempre agito nella massima trasparenza ed applicazione della legge che non è ad personam! Penso che una seria proposta oraria settimanale, fatto salvo la libera scelta di ogni singola famiglia, debba essere volta a far si che l'utenza sia convinta che, contrariamente a quanto la Riforma in atto ha sancito, ovvero la possibilità di utilizzare un tempo scuola di 27 ore secche settimanali e qualora un Istituto come il nostro sia in grado di proporlo con l'organico funzionale insegnanti a disposizione, la scelta migliore sia quella del massimo tempo scuola proponibile ovvero 27 ore + 1 + 1 + 1 (per la scuola primaria ovviamente) ed è su questa linea che il Consiglio, nella massima trasparenza e nel rispetto come già detto delle scelte che ogni singola famiglia vorrà fare, ha chiesto al Preside che la presentazione dell'offerta didattica debba vertere. Tenute presenti le indicazioni pervenute in merito dalla Direzione Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale (l'ex Provveditorato) che specifica che le ore opzionali non vanno, nella predisposizione oraria, "marginalizzate", il Consiglio d'Istituto, sempre nella massima trasparenza e indipendentemente da scelte che in linea di principio non condivide, ha cercato di garantire tutela per il minore, anche in presenza di scelte di tempo scuola minimo (27 ore) indicando al Dirigente Scolastico e al Collegio Docenti, in caso di scelte effettuate anche da una singola famiglia, quei criteri di collocazione delle ore opzionali che non portassero ad una eccessiva discriminazione per il minore, fatto salvo che comunque dovevano essere tutelati nell'adozione dell'orario settimanale, anche tutti coloro (e sono la maggioranza) che hanno fatto una scelta diversa (30 ore).

Questo per dovere di chiarezza e non certo per riaprire la polemica, precisando che ciò che per le famiglie è facoltà chiedere, è obbligo offrire per la scuola. E questo caos comunque lo dobbiamo all'attuale Ministro!

Chiaro che non si può pretendere di essere condivisi a tutti i costi, soprattutto da parenti e cugine del Ministro presenti al Convegno! A proposito, curiosamente non si è qualificata del tutto una signora intervenuta al Convegno, contraria alle nostre posizioni, pare cugina del Ministro, ed ancor oggi non so se di cognome fa Bricchetto come la Letizia, oppure Moratti perché legata da parentela primaria col marito del Ministro…

Un'ultima informazione. Ho partecipato recentemente a Grotta Ferrata, (Roma) al Congresso Nazionale del C.G.D. (Coordinamento Genitori Democratici) e presto, forse proprio a Cogoleto, faremo anche il Congresso Regionale. Mi auguro che in tal caso il buon Giacomo Ponzè, riesca ad essere presente per raccontare poi sul giornalino il Congresso, accompagnato, se lo ritiene, dal simpatico Lupo, specie da proteggere per evitarne la prematura estinzione.

 

Marco (d'Agobbio) Giusti

Presidente del Consiglio d'Istituto

Mariateresa Reale dall’Etiopia

Abobo 6 Aprile 06

Carissimi lettori cogoletesi,

colgo l’occasione di alcuni amici che vanno in Addis Abeba per inviarvi alcune notizie. Noi stiamo tutti bene, certo il caldo ci mette un po' alla prova, ma il motto di quest'anno é "Resistere! Resistere!!"...e così in questa stagione di "Quaresima-Resistenza" tentiamo di mandare avanti la baracca nel migliore dei modi.... compatibilmente con il clima e le sorprese di ogni giorno... ma il caldo che ci fa colare e addormentare, a tanta della gente qui invece "dà alla testa",e bere sembra l'unico modo per fare vita sociale in questo sperduto angolo di mondo.

E infatti ogni giorno arrivano feriti e contusi a causa di sonore sbronze che finiscono regolarmente in risse. Bevono e fanno festa, cantano e danzano al ritmo dei tipici tamburi  e poi cominciano a litigare e picchiarsi, si morsicano, si accoltellano, si menano in tutti i modi possibili, anche con "il femore della mucca"...del resto se non ricordo male anche nella Bibbia era stato descritto e usato....

Il problema é che a volte succedono guai piú grossi, come ad Agalla, una donna della razza Mejangir che, ubriaca, é caduta sul fuoco e si é gravemente ustionata una buona parte del corpo… l'abbiamo ricoverata per oltre un mese, ora sta decisamente meglio, viene solo per le medicazioni... È andata male anche ad un'altra donna Anwyak, che si é trovata un dito amputato da un grosso pesce, mentre lavava i panni al fiume...

Ma sempre parlando di donne… in questi giorni ci sono parecchi party, e queste ragazze, poco più che bambine a volte, si trovano così per gioco o "per obbligo" ad essere mamme all'improvviso… e poi come Abang, la ragazzina che ha partorito qui ieri, si intristisce subito non appena sa che ha partorito una bimba, perché… "così fará la mia fine", ci ha detto con amarezza.

Sarebbero tante le storie di donne di questo popolo… le donne, il cuore e la forza delle relazioni e della famiglia… e le vittime più frequenti di una società che fa fatica a elevare il suo livello sociale-educativo-culturale.

Quest'anno abbiamo voluto celebrare anche noi l'8 marzo, festa della donna! Abbiamo esposto qualche cartello e spiegato la storia e la tradizione, invitato i nostri infermieri a portare (o almeno a disegnare, visto che a 40 gradi tutto é così secco che non cresce proprio niente) un piccolo fiore all'unica infermiera donna di tutto il compound... abbiamo poi invitato tutte le donne nostre lavoratrici a bere il caffè a casa nostra e infine siamo andate a fare un rapido giro al lago qui vicino per fare due foto… giusto un segno, ma é stato apprezzato!

Non vi ho più detto che anche il salone multiuso della Parrocchia-Oratorio é quasi finito! Sarà utilissimo avere finalmente un posto all'ombra, un luogo per radunarsi per attività educative - di sostegno scolastico o giochi vari o raduni con i ragazzi e i giovani in particolare.

Lucia e Paolo stanno facendo davvero un gran bel lavoro con loro, e infatti i ragazzi stanno diventando molto più costanti e numerosi. È proprio vero che la base per la loro fedeltà é innanzitutto la nostra capacità di continuità!!

L'oratorio sta diventando un punto di attrazione per i giovani più grandi del paese, che vengono volentieri a giocare a calcio, a pallavolo, a basket (anche se per ora abbiamo solo un tabellone con un canestro, ma con pazienza ci organizzeremo!!!). Intanto devo dire che l'oratorio attira un po' tutti… visto che dall'una alle tre del pomeriggio é il regno dei babbuini, dalle 4 alle 6.30 dei ragazzi e di notte dicono i nostri guardiani che a volte vengono le antilopi a scorrazzare sotto la luna… E chi di voi non sognerebbe un oratorio così vario?  E poi davvero non é un problema: basta organizzarsi!!

Al Centro sanitario invece con i babbuini é ormai una partita persa (per noi) perché arrivano in massa ormai ogni giorno sempre un po' più presto per bere acqua (e vi risparmio i dettagli, visto che i rubinetti esterni e lo scolo dell'acqua sono vicini ai servizi...) e poi giocano, si fanno il bagno nella vasca di raccolta dell'acqua che usano i muratori per bagnare il cemento, mangiano tutte le schifezze che riescono a trovare… e ingrassano terribilmente a vista d'occhio!!!

Siamo invece molto più efficaci ultimamente nella caccia ai topi, soprattutto con la colla mandatami dal papà: fantastica, ne ho preso uno anche ieri nel mio ufficio!!! E comunque in generale sono molto diminuiti.

Anche  la situazione e il problema di "fuga" del personale qualificato sta ridimensionandosi, e direi che in questo periodo andiamo molto meglio… abbiamo comunque anche fatto un ulteriore significativo aumento di tutti i salari… e ci voleva davvero perché il costo della vita é molto aumentato negli ultimi mesi, e la gente, specie quella delle città, fa veramente fatica.

Queste notizie sono forse un pochino ripetitive e monotone, ma...abbiate pietà dei nostri cervelli strizzati dal caldo!!!

Vi saluto con un abbraccio forte forte… tanti auguri a tutti di Buona Pasqua!  

                                  Mariateresa Reale

LETTERE ALLA REDAZIONE

cogoletonews@tiscalinet.it

Le lettere inviate all’indirizzo telematico: cogoletonews@tiscalinet.it

sono anche più gradite perché facilitano il lavoro della Redazione

Egregio Direttore

Ho letto sull’ultimo numero di Cogoleto-News il suo articolo intitolato “La forza di un sogno…rimandarlo a casa” in cui si scaglia con il solito livore di certa sinistra girotondina e no-global, contro Berlusconi. A parte il fatto che un direttore di giornale, per quanto a tiratura locale, non dovrebbe essere così smaccatamente di parte perché chi lo finanzia, e intendo la pubblicità che compare sulle varie pagine, è pagata da gente che potrebbe aver votato e  voterà magari Berlusconi, (a meno che non ci siano finanziamenti occulti!) e  dovrebbe scrivere su dati di fatto e non su emozioni che, per quanto  vere, sono pur sempre personali. La invito a leggersi  il libro appena uscito di LUCA RICOLFI intitolato “Tempo scaduto. Il Contratto con gli italiani alla prova dei fatti”, edizioni il Mulino, docente di sociologia all’Università di Torino, attento e credibile intellettuale di sinistra, autore anche di un altro famoso libro che spero voi di sinistra abbiate letto, e cioè “Perché  siamo antipatici? La sinistra  e il complesso dei migliori”, Longanesi editore. Nell’ultimo libro pubblicato fa un’analisi basata sui dati senza pregiudizi o paraocchi, con grande onestà intellettuale che spesso manca  sia a sinistra che a destra. In base al  famoso contratto con gli italiani siglato in tv l’8 maggio 2001  Ricolfi, che non è accecato dall’odio contro Berlusconi come Lei, riconosce che dei cinque punti contenuti nel contratto (Tasse, Pensioni minime, Reati, Posti di lavoro, Grandi opere) Berlusconi ha realizzato il 60%, la stessa cosa in una loro analisi molto dettagliata sostengono il Corriere della Sera e il Sole 24 ore (il quale però alza la percentuale addirittura all’80%). Ricolfi riporta una serie di dati molto precisi: cito solo il dato sull’occupazione, raggiunto all’81% con la creazione di nuovi posti di lavoro che, come sottolinea Ricolfi stesso, sono in stragrande maggioranza veri, cioè a tempo indeterminato, e non precari come sostiene la sinistra. E la sinistra sbaglia, sostiene sempre Ricolfi, quando non vuole riconoscere questi dati. L’unica bocciatura è sulla criminalità a cui Ricolfi  assegna lo zero, abbassando così di molto la media, una bocciatura però in una materia difficilmente “ quantificabile”. Giustamente  Ricolfi  mette altresì in evidenza  le difficoltà, che egli chiama “imprevisti genuini”, che Berlusconi ha incontrato nei suoi cinque anni di governo, quali:

- il bilancio ereditato dal centro-sinistra (il famoso “buco” denunciato da Tremonti)

- la stagnazione  globale dell’ economia  in seguito all’11 settembre con tutte le sue nefaste conseguenze.

Mi spiace per Lei, per i suoi sonni agitati, che fanno male alla salute, ma se Berlusconi vincesse, Lei che farà?   Ecco quanto Omero dice nell’ Odissea, a proposito dei sogni:

 

“Ospite, i sogni sono vani , inspiegabili:

non tutti si avverano purtroppo per gli uomini.

Due son le porte dei sogni inconsistenti:

una ha i battenti di corno, l’altra d’avorio:

quelli che vengono fuori dal candido avorio

avvolgono d’inganni la mente, parole vane portando;

quelli invece che escono fuori dal lucido corno,

verità li incorona, se un mortale li vede.”

Omero, Odissea,

libro XIX, vv. 560-567.

 

Per Lei e per la sua salute preghi  che  i suoi sogni escano dalla porta di corno, io invece, che dormo poco e non sogno, leggo  Ricolfi.

 

                      Maria Elena Dagnino

 

Gentile signora Dagnino

questo minuscolo giornalino è fatto, da persone di parte, come me, ma anche come lei, che essendo, tra l’altro colta e brava nello scrivere, contribuisce a renderlo gradevole.

L’importante è che né a lei, né a me, sia negata la possibilità di scrivervi liberamente.

Mi consenta di rispondere solo alla sua precisa domanda della sua lunga lettera: “Lei cosa fa se vince Berlusconi?” 

Nei giorni delle elezioni, mi trovavo in vacanza all’estero.

Ci sarei rimasto.

Con simpatia, le auguro una buona campagna elettorale.

 

                                                     Gi. Po.

 

NUOVE TARIFFE…

O NUOVI

AUMENTI?

 

 

 

DOPO LA TARIFFA PER IL CONSUMO DELL'ACQUA È STATA INTRODOTTA LA TARIFFA PER I RIFIUTI, COME DIRE "NUOVE TARIFFE UGUALE NUOVI AUMENTI".

Sono state istituite, con provvedimento approvato dalla maggioranza di governo del Comune di Cogoleto nella seduta consiliare del 30 marzo 2006, le nuove tariffe per i rifiuti.

La nuova disciplina impositiva va a sostituire l'attuale imposta per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU).

I cittadini di Cogoleto si troveranno di fronte una nuova spiacevole sorpresa preparata dalla Giunta di sinistra appoggiata dai progressisti ex democratici cristiani.

I cittadini più attenti alle vicende comunali ricorderanno che il  Comune di Cogoleto, (auto)  dichiarandosi incapace di svolgere uno dei propri compiti istituzionali, ha affidato nel 2004 il servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani ad una società mista denominata SATER, proponendosi di realizzare, unitamente ad una economia di gestione, pure una maggiore efficienza ed efficacia operativa, quindi una migliore qualità del servizio e con minori costi per gli utenti.

Pochi mesi dopo è arrivato il primo segnale dell'inganno: l'aumento secco del 7 per cento della tassa a carico dei cittadini.

Nel 2005 l'Amministrazione Comunale ha riconfermato l'imposta applicata per l'anno precedente, con il gettito della quale veniva assicurata una copertura pari al 96,40% della spesa prevista per il servizio.

La legge finanziaria per il 2006 avrebbe consentito il differimento di un anno dell'obbligo di copertura al 100%  tra i costi di gestione e gli introiti dell'imposta. Ci saremo pure aspettati dalla nuova gestione del servizio un risparmio e quindi un minor costo per gli utenti, almeno così erano le promesse di pinocchio della Giunta Comunale.

Ecco improvvisa appare la necessità di provvedere alla copertura dei nuovi costi che devono essere reperiti per il mantenimento del nuovo carrozzone, unitamente agli oneri di copertura dei nuovi stipendi ed indennità dell'apparato burocratico ed amministrativo.

La soluzione proposta dai progressisti dell'Amministrazione comunale è passare immediatamente dalla tassa (TARSU) alla tariffa (TIA) e ciò a partire dal primo gennaio 2006. Il fatto che fa cadere finalmente la maschera è il trasferimento delle funzioni di riscossione del tributo direttamente alla società SATER, che diventa gestore unico del servizio e deve trovare le risorse per il pareggio di bilancio, nel modo più semplice e rapido, cioè con i soldi dei cittadini.

Di conseguenza il costo del servizio sale del 21% per l'anno 2006, rispetto alle previsioni del 2005, perché occorrono in più ben 272.260 euro all'anno.

Questo è quanto si è potuto leggere dalla carte messe a disposizione dall'Amministrazione ed è il vero risultato della decisione di affidare ad altri un servizio essenziale dell'istituzione e, ciò i cittadini potranno constatarlo con l'arrivo della prossima bolletta per l'anno 2006, che sarà inviata a rate per addolcire l'impatto con i contribuenti, così come avvenuto per la bolletta dell'acqua.

(L'ultima bolletta recapitata agli utenti era limitata al consumo di soli otto mesi del 2005, il cui importo rapportato all'anno è esattamente raddoppiato rispetto alla bolletta pagata per il 2004).

Altri aumenti dell'imposta sui rifiuti sono alle porte nei prossimi bilanci, tenuto conto che la società dovrà completare il quadro del proprio apparato di gestione con indennità di carica di alto profilo, nonché assumere il Direttore Generale, dirigenti e dipendenti vari.

Questa è la verità nascosta dietro alle illusorie affermazione di economicità, efficienza ed efficacia della nuova gestione del servizio.

 

                                  Bartolomeo Ferro

                         Consigliere Comunale

COGOLETO

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Ferro Bartolomeo

PREMIATO ROBERTO CAVALLO

Il nostro giovane concittadino Roberto Cavallo di Sciarborasca, che sta per diplomarsi all’Istituto Alberghiero Migliorini di Finale Ligure,  si è classificato al primo posto nel concorso “I giovani nella ristorazione moderna” che vedeva impegnati gli studenti del quinto anno e ultimo anno della terza area. Roberto è, nella foto, il secondo in basso da sinistra. A lui le congratulazioni della redazione che si aspetta, a diploma conseguito, di accertare davanti a qualche sua fumante specialità, le sue eccellenti qualità di cuoco. Felicitazioni alla mamma Anna ed al papà Domenico (Mimmo) anche lui bravo e conosciuto cuoco dilettante. Evidentemente (per la gioia dei nostri palati) buon sangue non mente.

                                                   Gi. Po.

Immortalati dalla fotografia mentre effettuano un sopralluogo prima di emettere il verdetto.

I membri del C.L.P.N.B.M. (Comitato Lavori Pubblici Nuovi B….i Molli) controllano le varie fasi dei lavori della messa in sicurezza del Rio Capuzzola nel centro del paese.

Riunitisi nel vicino Bar Spinnaker davanti ad un bicchiere di "bianco", il verdetto è stato quasi unanime:

“petrolio nu nan truvou, ma alua cosse han scavou a fa…”

(traduzione per i non liguri: petrolio non ne hanno trovato, ma allora perché hanno scavato?).                                                                                                                                 C. d. C.

LA GIURIA DEI LAVORI