COGOLETO:  SITO

DEL COMUNE

È attivo da febbraio il sito internet del Comune di Cogoleto. Collegandosi a www.comune.cogoleto.ge.it  sarà possibile usufruire di vari servizi direttamente a casa propria.

“È un sito tradizionale, simili a quelli di molti altri Comuni, ma abbiamo cercato di garantire già dai suoi esordi molte informazioni, molte foto e l’accesso a tutti i settore della “macchina comunale” ha spiegato il sindaco Attilio Zanetti.

Tutti i cogoletesi possono ora conoscere in rete gli orari degli uffici comunali, le informazioni sui vari servizi offerti, le modalità degli avvisi e dei bandi di gara. Ma anche scaricare moduli, o sapere gli appuntamenti e gli eventi di ogni mese: c’è anche una sezione dedicata alle foto, ed è prevista la creazione di una sorta di museo virtuale. Molto lo spazio dedicato alla cultura, allo sport, all’istruzione, ai servizi sociali, alle associazioni, al lavoro e all’ambiente.

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Quel che succede

COGOLETO ALLE OLIMPIADI

SE SI CREASSERO 700 POSTI...

NON METTIAMO LA MUSERUOLA

LA LEGA NORD RISPONDE

GINNASTICA IN PRIMA FILA

Quel che succede

Organo Associazione Culturale COQUOLITHOS  Torre dello Scalo, Cogoleto (GE)  Anno 15  N° 77 Aprile 2005  DISTRIBUZIONE GRATUITA  www.cogoleto.info/cogoletonews  e mail: cogoletonews@tiscali.it   WebMaster: duebi

Oculus centro ottico

 

AIUTATECI A TROVARE

UNA NUOVA SEDE

PER LA CROCE ROSSA

 

Ci è capitato molte volte, grazie all'ospitalità ed alle pagine di questo giornale, di parlare alla popolazione di Cogoleto delle nostre attività, della necessità di coinvolgere attraverso corsi di formazione di primo soccorso nuovi volontari, della necessità di raccogliere fondi finalizzati all'acquisto di materiale sanitario da impiegare nei servizi sia d'urgenza che ordinari (trasporto infermi ecc.). Lo abbiamo fatto sempre con la speranza di poter dare, con la nostra attività, col nostro volontariato un servizio importante rivolto, come spesso abbiamo precisato, a chi ha o ha avuto bisogno di aiuto.

Il nostro slogan sovente è stato infatti “AIUTATECI AD AIUTARE”.

Essere volontari di C.R.I. non significa improvvisare, anzi è fondamentale l'addestramento ed estremamente importante risulta pianificare l'attività, utilizzare al meglio le risorse, progettare il futuro.

Negli ultimi tempi il nostro Comitato grazie al contributo dei volontari ed alle donazioni di una famiglia di Cogoleto, alla quale va tutta la nostra gratitudine, ha potuto potenziare il parco mezzi con una nuova Ambulanza di classe "A" (Unità Mobile di Rianimazione), equipaggiata con attrezzature di ultima generazione adatte ad effettuare un servizio puntuale sulle urgenze gestite dal “118” e con una unità fuoristrada, sempre equipaggiata da Ambulanza, con attrezzature idonee al soccorso in zone impervie e difficili da raggiungere con i mezzi tradizionali. Altri mezzi, più semplici ed idonei ai servizi ausiliari (trasporto disabili ecc.) stanno per essere acquistati.

Queste informazioni non servono certo per farci della semplice pubblicità ma semplicemente per dimostrare quanto sia importante, come detto, la pianificazione, la progettualità di un Comitato di Croce Rossa come il nostro.

Come in tutti i settori, soprattutto in quello sanitario, c'è stata un'evoluzione importante, negli ultimi decenni, delle tecniche di soccorso e nell'impiego di attrezzature tecnologicamente sviluppate e di alta qualità che facilitano il compito del soccorritore e, soprattutto, elevano la percentuale di successo  nel soccorso in intervento d'urgenza su paziente ferito o in condizioni di salute precaria. Purtroppo oggi constatiamo che la lacuna più forte per il nostro Comitato sta nell'operare in una sede ormai non più idonea, limitante per le attività da svolgere,  siano operative, “ludiche” o complementari, ma soprattutto ad una moderna e importante pianificazione delle nostre iniziative.

Resta difficile, per esempio, riuscire a dare una risposta continua al servizio di copertura notturna, per lo meno in settimana, anche per la precarietà di locali ormai poco idonei all'ospitalità di squadre durante la notte; forte è la volontà di coloro che superano questi ostacoli, garantendo la loro disponibilità e affrontando il mattino successivo una nuova giornata lavorativa dopo aver passato la notte in condizioni di precarietà; inoltre la mancanza di spazi idonei come un dormitorio in più con relativo servizio accessorio, non permette di sviluppare un serio progetto di servizio civile ma soprattutto attività di interscambio con comitati di Regioni vicine, come potrebbero esser quelli del Piemonte o della Lombardia, finalizzati a dare risposte di copertura sede e possibilità di soggiorno turistico a volontari provenienti da quelle zone; il tutto ovviamente a beneficio della nostra popolazione e di un sano scambio culturale.

Sono solo esempi, ovviamente le idee potrebbero essere molteplici.Ultimamente si è parlato molto di una nuova sede per la Croce Rossa, si sono analizzati diversi siti e addirittura sviluppati progetti interessanti sui quali la stessa Croce Rossa avrebbe potuto investire economicamente.

Purtroppo, a livello pratico, non si è ancora visto nulla. Ci siamo rivolti al Sindaco e ai Capigruppo Consiliari per far conoscere i nostri problemi e le nostre necessità e confidiamo nel loro aiuto: non vorremmo però che alla vigilia di una campagna elettorale per il governo della nostra città,  quello della sede C.R.I., diventasse argomento di promessa elettorale…

Noi crediamo che la nostra Associazione, per statuto, per storia, per definizione e per attività svolta debba stare al di sopra delle parti nel dibattito politico, anzi, a nostro giudizio, dovrebbe sempre essere un riferimento sul quale le forze politiche in ballo, siano esse di maggioranza o di minoranza, dovrebbero trovare un accordo comune e soluzioni importanti. È con questo spirito che oggi, dalle pagine di questo   giornalino, lanciamo con forza il nostro grido “AIUTATECI A TROVARE UNA NUOVA SEDE”. Con forza, con decisione, con tanta, tantissima volontà di rendere un servizio importante alla cittadinanza.

Crediamo che questo problema, l'individuazione di un sito certo e realmente utilizzabile, debba e possa essere risolto prima delle elezioni amministrative con una decisione chiara, con un progetto serio e definito nel tempo.

Marco Giusti

V.d.S.  C.R.I. Cogoleto

PER UNA “CARITAS”

 PARROCCHIALE

 

DEUS  CARITAS  EST

 

Nella sua prima enciclica papa Benedetto XVI parla anche della attività caritativa  cristiana  quale “ attualizzazione qui e ora  dell’amore di cui l’uomo ha sempre bisogno”: il buon Samaritano ci insegna  che “la carità cristiana deve essere la risposta che in una determinata situazione costituisce la necessità immediata: gli affamati devono essere saziati, i nudi vestiti, i malati curati in vista della guarigione, i carcerati visitati, ecc. Le Organizzazioni caritative della Chiesa, a cominciare da quella della Caritas (diocesana, nazionale, internazionale), devono fare il possibile, affinché siano disponibili i relativi mezzi e soprattutto gli uomini e le donne che assumano tali compiti. “Ecco: gli uomini e le donne di buona volontà che si impegnino in questa attività  di partecipazione, di condivisione, di amore sono quelli che cerchiamo noi, piccolo gruppo parrocchiale che desidera diventare Caritas a tutti gli effetti. Siamo pochi, per ora, ma spinti dal grande desiderio di  poter aiutare gli altri, siano essi afflitti dalla fame, dal carcere, dalla solitudine, dalla malattia, da sofferenze fisiche e morali: specie chi è solo e magari anche anziano e sofferente ha bisogno di condividere con un buon samaritano il suo dolore.  Ebbene noi cerchiamo altri che, come noi, sentano vivo l’impegno della solidarietà e che insieme a noi  frequentino un corso di formazione  per poter diventare operatori preparati. Il corso si svolgerà in Parrocchia con sacerdoti, psicologi, medici, formatori, persone che già da anni svolgono questa attività: le lezioni si svolgeranno settimanalmente e saranno una decina in tutto. Alla fine di questo corso chi si sentirà potrà diventare operatore della Caritas parrocchiale, che intende attivare anche un centro di ascolto: occorre competenza, saper fare le cose giuste  nel modo giusto, saper dedicare “l’attenzione del cuore” a chi soffre. Spesso non sappiamo come impiegare il nostro tempo, ci trasciniamo da un luogo all’altro senza una vera motivazione, magari ci annoiamo e non riusciamo a far passare la giornata. Ebbene questa può essere l’ occasione  buona per impiegare bene il nostro tempo,per dare più senso alla nostra vita. Ci piace concludere con le parole del Papa “Ad un mondo migliore si contribuisce  soltanto facendo il bene adesso e in prima persona, con passione e ovunque ce ne sia la possibilità.”

 

Comitato per la costituzione

della Caritas Parrocchiale

Quel che succede

 

OFFERTE DI LAVORO SU GIORNALINO

A partire da questo numero, inauguriamo una collaborazione con Silvia Fazio, che a Cogoleto gestisce e si occupa dello sportello Informalavoro. Nell’intervista che potete leggere a pagina 21, trovate l’elenco di tutte le possibilità che questo servizio, voluto dalla Provincia di Genova, mette a disposizione di chi cerca e offre lavoro, o di chi ha bisogno di completare la sua formazione. Un servizio in più per tutti i nostri lettori, che da oggi troveranno pubblicate sul giornalino le offerte di lavoro più recenti che Informalavoro ci ha segnalato: per ogni informazione rivolgersi allo sportello Informalavoro. Si può telefonare a 010.8590026 o 0108590027 - 0108590028  andare in Comune ogni giovedì mattina (dalle 9 alle 12), mandare una e-mail all’indirizzo silvia.fazio@centromalerba.it o visitare il sito Internet del Comune di Cogoleto, alla sezione Informalavoro.

 

ADOTTA UN CANE

Nuova iniziativa del “giornalino”, in collaborazione con il canile di Arenzano. Da questo numero pubblichiamo le foto e la scheda dei cani abbandonati che aspettano un nuovo padrone. Chiunque fosse interessato ad adottare un amico a quattro zampe può chiamare i numeri di telefono che si trovano con le foto a pag. 22

 

MARICOLTURA:

NO A COGOLETO

Niente maricoltura a Cogoleto. Il sindaco Attilio Zanetti ha firmato la delibera che annulla il precedente “parere favorevole” espresso più di un anno fa dalla giunta comunale. “La popolazione non voleva questo impianto- ha motivato Zanetti – e noi abbiamo agito di conseguenza”. Niente allevamento di pesci, dunque, niente orate e branzini nelle sei gabbie che sarebbero state posizionate ad un chilometro e mezzo dalla costa. Si chiude così una vicenda che aveva sollevato molte polemiche, oltre che tra le file del gruppo consiliare di minoranza, anche nei paesi vicini (gli albergatori di Varazze avevano espresso la loro contrarietà all’ impianto affiggendo manifesti per le strade di Cogoleto).

 

COGOLETO AD

EUROFLORA

Grande successo per lo stand del Comune di Cogoleto ad Euroflora 2006. Cosa lega il nostro paese alla rassegna florovivaistica più importante d’Europa? I tre chilometri fioriti della nostra passeggiata a mare, i 34.000 metri quadrati dell’Orto Botanico di Villa Beuca e gli olivi del nostro entroterra. Molti visitatori hanno infatti apprezzato le opere dello scultore Gianfranco Timossi, esposte all’interno dello stand del nostro comune: tre ulivi secolari da cui questo artista così legato a Cogoleto ha saputo estrarre forme davvero uniche. Le tre opere – che rappresentano le tre cantiche della Divina Commedia di Dante, Inferno, Purgatorio e Paradiso – erano già state esposte a Cogoleto, nella piazza del Comune, ed erano state al centro della manifestazione “Olivovivo”, nell’ estate scorsa.

 

LOTTERIA PER

CHERNOBIL

Sono in vendita a 2 € presso la Tabaccheria Biamonti i biglietti della lotteria che l'Associazione Onlus Liguria Mare ha organizzato per sostenere i bimbi di Chernobil. Chi sentisse la voglia di contribuire a questa lodevole iniziativa può acquistarli tutti i giorni. I bimbi di Chernobil ringraziano

UNA SERATA CON DON BENZI

 

FARE del BENE fa BENE

 

Una grande umanità, una forte simpatia, una generosità senza limiti: ecco come ci è apparso  don Oreste Benzi, un sacerdote di quelli all’ antica, che parlano di Dio, di amore, di carità, di solidarietà con un linguaggio semplice, immediato, che arriva al cuore. E nel cuore dei presenti è entrato fin dalle prime battute quando ha dato la sua definizione di libertà: libertà significa essere se stessi. “Ma essere se stessi che cosa significa? Significa ricercare e fare il  bene”. Con i suoi 80 anni ben portati, il suo vestire un po’ trasandato, ci è sembrato un vecchio e caro parroco di campagna, che parla al suo gregge con il desiderio di comunicargli quell’amore di Dio che lo rende così felice, così sereno, così generoso: perché fare del bene non solo fa bene ma dà tanta gioia. E don Oreste domenica sera proprio questo ci ha trasmesso: quanto sia grande la gioia nel seguire Cristo. Eppure la sua esperienza di sacerdote vicino agli ultimi, ai più deboli, ai più bisognosi, ai più soli lo ha portato a toccare con mano casi di grande sofferenza e dolore, come ha avuto occasione di raccontarci, soprattutto il dolore e la sofferenza dei bambini: quelli che non sanno spiegarsi il perché i genitori si separano, perché non possono avere sempre accanto il papà, quelli che sono ammalati di aids, quelli che vivono in orfanotrofio e non sono amati da nessuno, quelli che sono sfruttati  e abusati, quelli che …

E poi la famiglia, perché la famiglia è la pietra fondante della società, perché nella famiglia crescono e si educano i figli. Ecco ancora le sue parole: “Per essere un bravo padre bisogna essere un bravo marito, per essere un bravo marito bisogna avere in testa solo la propria moglie”. Certo, anche la moglie deve metterci del suo, perché per essere una brava madre, bisogna essere una brava moglie e la brava moglie è “quella che sa coltivare il proprio marito”. E di fronte ai problemi della droga? Parole dure, dettate da una vicinanza più che ventennale con i tossicodipendenti: “Bisogna innalzare la barriera del dovere, l’unica difesa contro la droga; non esistono droghe leggere e droghe pesanti, esiste la fragilità, la deresponsabilità dei giovani, esiste una società troppo permissiva in cui il dovere a volte non c’è o, se c’è, viene sempre dopo, ma molto dopo il diritto. Prostituzione e droga, piaghe terribili che colpiscono soprattutto i giovani, piaghe da cui però si può guarire: sono più di 5500 le ragazze salvate dalla strada, raccolte nelle case-famiglia da lui fondate e che tanti generosi volontari mandano avanti ogni giorno - l’ultima aperta a Savona - migliaia i giovani liberati dalla schiavitù della droga: “Il regalo più bello - ha affermato don Benzi- è incontrare una madre che ha recuperato il proprio figlio che credeva ormai perduto”. La sua voce si è fatta più triste e si è abbassata quando ha parlato dell’aborto: “Alla clinica Mangiagalli di Milano sono stati 1500 gli aborti fatti lo scorso anno, 1500 vite  a cui è stato impedito di nascere, 1500 omicidi”. Ma non bisogna fermarsi, bisogna portare il Vangelo ovunque: lungo le strade di periferia, nelle discoteche, nelle grandi città dove accanto al lusso più sfrenato regna il degrado e la miseria, ovunque ci sia un uomo che soffre, per  liberarlo dal dolore, per dargli una speranza, così come ha fatto Cristo che incarnandosi e morendo sulla croce, ci ha liberato dalla schiavitù del peccato: ecco allora inserirsi in questa commovente serata il tema liturgico della Quaresima e della Pasqua come attesa della morte, ma soprattutto della resurrezione di Gesù, perché la nostra fede parte da quella tomba scoperchiata che ci fa  gridare:

 

Scimus Christum surrexisset

Sappiamo che Cristo è risorto.

 

                        Maria Elena Dagnino

COGOLETO

periodico di informazione e cultura

 

Dir. Resp.  Stefano Bigazzi

Editore   Giacomo Ponzè

dell'Assoc. Culturale Coquolithos

aderente alla Consulta Ligure delle

Associazioni per la Cultura, le Arti, le Tradizioni e la difesa dell’Ambiente

Pres.  Francesco Biamonti

 

Reg. Trib. GE  n.30 del 20-7-92

Tipografia Arti grafiche Erregi

Salita al Garbo 2  Genova

 

e - mail  Posta elettronica

cogoletonews@tiscali.it

 

HANNO COLLABORATO:

Con la Redazione:

 

Laura               Storace            Insegnante

Luca                Palman            Studente

Pia Di Giacomo spedizioni all’estero

e gli Autori di articoli firmati

 

Per la diffusione

Ferruccio         Baratella          Sciarborasca

Alberta             Besio                Scoglio

Filippo   Bianchi Francioli    Via Pace

Vincenzo         Bogliolo            Via Rati

Giovanni          Bruzzone         Via Poggi

Aurelia             Cani                 Salita ai prati

Gerolamo        Caviglia            Lerone Pleiadi

Maria Claudia Caviglia    Arrestra

                                                  Madonnina

Lerca               viva                  Lerca

Maria               Dondolini         Isnardi  ecc.

Alcide              Fantini              S. Lorenzo

M. Teresa  Pratolongo  Belvedere

Maria               Giusto              Ronco super.

Salvatore         Liotta                Capieso

Maria               Loffari               Via Ciosa

Dino                 Maffezzoni       Schivà

Pier Gius.        Massimo          Sciarborasca

Giulio               Oliveri              Allegro

Stefano            Pastorino         Sciarborasca

Mauro              Palman            Donegaro

Nadia               Ponte               P.zza Europa

Distributore benzina               Pratozanino

Fiorenzo          Ruzza              Donegaro

Bruno               Sismondi          Via S. Lorenzo

Fam.                Trombini          Isnardi  ecc

Pamela            Valle                 Gioiello (Lev.)

Salvatore         Vizza                Parenti

Elio                  Zunino             Nasturzio

Giorgio            Zunino              Gioiello (Pon.)

 

 

CORRISPONDENZA 

presso Tabaccheria Biamonti Via Rati 15 Cogoleto Tel. 010 .918.35.35  o presso l'Editore in via al Deserto 7 Varazze SV  Tel. 019–918.697

I testi e le immagini pubblicati sono offerti gratuitamente dagli Autori all'Ass. Culturale Coquolithos senza contropartita. Tutto il  lavoro svolto per Cogoleto e per l'Associazione Culturale senza scopo di lucro Coquolithos è in volontariato gratuito.

LA STORIA DI COGOLETO CON...

ANNA MARIA SALONE E ANTONIO CALCAGNO

 

Spett.le Redazione

 

Desideriamo innanzi tutto porgere i più sentiti ringraziamenti  a codesta Redazione per averci ospitato nelle pagine dello scorso numero della rivista ed esprimere viva soddisfazione per le lusinghiere espressioni rivolte alla nostra ultima “fatica” storica, dedicata alla gloriosa epoca della marineria cogoletese.

Inoltre, accogliendo l’invito da Voi formulato, siamo a disposizione per offrire ai lettori più ampie notizie in merito.

Desideriamo, in questa sede, fornire una anticipazione sul nostro prossimo lavoro che sarà incentrato sulla secolare attività di Cogoleto: la calce.

Come i lettori sapranno, abbiamo già avuto ripetutamente occasione (sia in “Cogoleto, Nove secoli di storia sia in “Navi e marinai di Cogoleto fra XV e XIX secolo”) di occuparci della calcina e della sua produzione, ma, da vari documenti d’archivio e da circostanze in essi riportate, siamo stati stimolati a proseguire la ricerca inerente questa attività, che tanta importanza ha rivestito nella vita di Cogoleto e dei suoi abitanti.

Al momento il documento più antico, a noi noto, in cui si tratta della calce, risale al 1414, seguiamo poi, attraverso altri atti, affari legati alle fornaci ed alla produzione fino al XIX secolo. Ci preme sottolineare come, nel XVII secolo, la calce di Cogoleto sia impiegata nella costruzione di grandi opere pubbliche difensive da parte della Repubblica di Genova, a dimostrazione dell’ eccellenza del prodotto.

Val la pena ancora di ricordare che l’attività delle fornaci ne originava anche altre di contorno, dall’ approvvigionamento di materia prima e di enormi quantità di combustibile necessario alla produzione, al commercio e al trasporto del prodotto finito. Anche l’associazionismo e la regolamentazione dell’attività dei trasporti entrano a far parte della vita delle maestranze di Cogoleto.

Tutto questo ci ha invogliati ad intraprendere un ulteriore approfondimento della storia economica ed industriale di Cogoleto, legata in modo specifico alla calce, per ricordarla ai giovani di ieri e farla conoscere a quelli di oggi e di domani.

 

                        Anna Maria Salone

                        Antonio Calcagno

STEFANO PARODI

“I HAVE A DREAM”

 

Sabato 18 marzo u. s. nei locali di Villa Isorella a Cogoleto, ha avuto luogo la presentazione del primo libro del nostro concittadino Stefano Parodi, intitolato “I have a dream” un giallo avvincente che si svolge nella nostra Regione. Hanno preso parte alla manifestazione, presentata magistralmente dalla signora Giovanna Campus, oltre all’autore, il sindaco Attilio Zanetti e l’ assessore alla Cultura Anita Venturi. Nel pomeriggio le note del duo chitarristico Barbara Giusto e Simone Pansolin, in un clima di entusiasmante partecipazione tra le centinaia di persone accorse per l’evento.

G.P. TONINI: UNA STORIA D’AMORE

 E DI O.G.M.

Un libro scritto da uno scienziato che da vent’anni vive a Cogoleto è, per noi, di per sé, una notizia. Se poi questo concittadino riesce a parlarci di un tema delicato come quello degli OGM (gli organismi geneticamente modificati), unendo competenza scientifica e abilità divulgativa, allora ci facciamo trascinare dall’interesse e dalla curiosità.

 

Gian Paolo Tonini ha pubblicato con i Fratelli Frilli Editori, un “giallo-rosa” a sfondo tecnologico scritto con Adriana Albini e intitolato: “Come il vento sul grano. Una storia d’amore e OGM”.

È noto che il discorso sugli organismi geneticamente modificati è estremamente delicato. Tutta l’ evoluzione della vita sulla Terra, a partire dalle sue prime forme più elementari fino ad arrivare all’uomo sapiens è conseguenza di modifiche genetiche avvenute nell’arco di quattro o cinque miliardi di anni. Modifiche che hanno portato alla comparsa di nuovi esseri ed alla scomparsa di molti altri in funzione della loro maggiore o minore capacità di adattamento all’ambiente in cui si trovavano a vivere. Questo per dire della estrema potenza del meccanismo della modifica genetica. Un tema, quindi, da affrontare con grande circospezione, con prudenza e, visti i grandi interessi economici in ballo, con molta diffidenza.

Che a parlarcene sia un “vicino di casa” ma sicuramente dotato di grande preparazione scientifica può aiutarci ad affrontare il tema, se non lo abbiamo ancora fatto, con una maggiore tranquillità.

Il racconto è bello e intrigante. Lo si legge d’un fiato come è giusto per un giallo pieno di suspence e per un romanzo rosa con vari intrecci amorosi. Ma il tema di fondo, quello degli organismi geneticamente modificati, viene affrontato, se pur in modo gradevole, con rigore scientifico. E con la fiducia dello scienziato nella scienza, anche quando pone all’umanità, nell’immediato, problemi molto preoccupanti.

Gian Paolo Tonini è laureato in Scienze Biologiche, si è occupato, presso l’Istituto G. Gaslini dello studio del genoma dei tumori del bambino, ha lavorato per alcuni anni negli Stati Uniti ed in Germania. Dal 1995 lavora presso l’ IST (Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro) di Genova dove dirige un gruppo di ricercatori che studiano le alterazioni dei geni responsabili dello sviluppo di alcuni tumori dell’ infanzia. Frequentemente impegnato in congressi nazionali ed internazionali, è anche docente a contratto presso l’Università di Genova. Nel tempo libero si dedica alla scrittura e, quando può, segue la figlia più piccola, Micaela, nelle sue trasferte con la squadra di pallavolo.

La lettura del suo libro, può essere un buon inizio per affrontare, in modo gradevole, il tema degli organismi geneticamente modificati che, come l’energia nucleare, (un altro tema di scottante attualità), ha aspetti negativi che coesistono con aspetti positivi. Tutto dipende dall’uso che ne farà l’uomo. Saperne di più può essere, letteralmente, di vitale importanza.

Adriana Albini, coautrice del libro, è Direttore del Dipartimento di Oncologia Traslazionale e Vicedirettore Scientifico dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro. Ha ricevuto molti riconoscimenti sia come ricercatrice che come scrittrice, e collabora con “Salute” di Repubblica. 

È possibile trovare questo libro nelle librerie al prezzo di 8 euro, sicuramente ben spesi.

Gi. Po.

 

 

AVIS: in ottobre

50 ANNI DALLA FONDAZIONE

 

L'AVIS di Cogoleto riprende un appuntamento piacevole con i lettori del giornalino di Cogoleto,

"Caro Ponzè ci sei mancato!" un affettuoso bentornato da tutti noi, Donatori e Amici, che permette alle Associazioni di Cogoleto di riallacciare il filo del contatto con i Cittadini, ma non solo.

Il 2006 è un anno importante per la nostra Associazione, infatti nell'Assemblea Annuale effettuata a febbraio oltre al Bilancio di previsione è stata deliberata la data della

 

 

FESTA DEL DONATORE

 

 

che è anche il 50° di FONDAZIONE,DOMENICA 8 ottobre 2006,

una grande iniziativa per ricordare la nostra Associazione, i suoi compiti, i nuovi obiettivi, ma soprattutto festeggiare quanti in tutti questi anni hanno dato la loro collaborazione per continuare in un compito così prezioso.

 

Il programma della Manifestazione sarà spedito a casa, ma cercheremo anche di pubblicizzarlo  ampiamente.

Un grazie in anticipo a quanti ci hanno assicurato il loro fattivo contributo, per prima l'Amministrazione Comunale.

Inoltre ricordiamo a tutti che è possibile destinare il 5 x mille delle imposte sul reddito delle persone fisiche anche all'AVIS di Cogoleto - basta apporre la propria firma e indicare nell'apposito spazio della Dichiarazione dei redditi (CUD-Modello UNICO-Modello 730 Nella Casella Riservata alle O.N.L.U.S di Diritto) il codice fiscale dell'AVIS Provinciale 80100940107

In questo modo automaticamente l'amministrazione finanziaria destinerà la somma all'Avis provinciale che la assegnerà alle varie AVIS di riferimento.

Pubblichiamo anche le date programmate per le raccolte di sangue:

Giovedì 13  aprile 2006

SEDE AVIS -

domenica  4  giugno 2006

Piazza della Chiesa

Gian Paolo Tonini

STORIA = MEMORIA

Stiamo attraversando un periodo denso di avvenimenti che riguardano la vita politica della nostra nazione: abbiamo appena votato per eleggere il Parlamento, a giugno voteremo sulla riforma costituzionale detta "devolution", scade il settennato della Presidenza della Repubblica ed i parlamentari da noi eletti eleggeranno il Presidente della Repubblica. Ogni cittadino con il suo singolo voto, ha contribuito alla realizzazione della "cosa pubblica", compiendo un atto che è fondamentale per la vita democratica insieme alla libertà di opinione, di associazione ed al rispetto per la libertà altrui. Questo preambolo ci introduce alla iniziativa realizzata dalla sezione ANPI di Cogoleto  e dal circolo ARCI "M.Merlo" che si è svolta dal 25 Aprile al 1° Maggio 2006 sul lungomare della piazza                                                        Giovanni XXIII  (davanti alla Chiesa) a Cogoleto: esposizione di immagini prevalentemente riguardanti Cogoleto ed i suoi abitanti riferite agli anni dal 1935 al 1965.

Ci è sembrato giusto fare questa mostra per l'anniversario della                                              Liberazione e la ricorrenza del 1° Maggio - Festa dei lavoratori.

Inizio: "L' intromissione nella vita delle persone da parte dello                                                   Stato totalitario era certamente, nel 1935, opposta "nemica" dell'odierno ordinamento sociale e pubblico dettato dalla Costituzione nata dalla Resistenza ed in funzione dal primo gennaio 1948.

Nel 1935 il culto delle parate e delle divise era la parte esteriore                                                        di un programma che poneva in realtà al suo centro la discriminazione del più debole, il razzismo, il colonialismo, la subordinazione della donna prevalentemente considerata una fattrice. 

Abbiamo collocato nel susseguirsi di avvenimenti di carattere nazionale immagini di vita dei cittadini di Cogoleto. Li abbiamo visti  nelle organizzazioni volute dal regime fascista sia giovanili che per adulti, sui banchi di scuola, da soli, in gruppi.

Li abbiamo visti giovani soldati compiere il loro dovere in una guerra                                            non da loro dichiarata e l'elenco di quelli tra loro che non sono                                                      più tornati era al centro della mostra. Al centro della mostra vicino ai caduti della guerra, le immagini dei partigiani e dei resistenti caduti, dei nostri concittadini che hanno sacrificato la vita per la libertà di tutti (anche di quelli che combattevano contro di loro).

Con lo scorrere delle immagini, dopo la fine della guerra che ha visto enormi distruzioni sia materiali che morali e dopo la Liberazione che ha visto anche a Cogoleto la forte partecipazione della gente, in particolare degli operai delle fabbriche e dei contadini, viviamo le feste e le libere manifestazioni politiche attraverso la rinascita dei partiti, con una forte idealità ed una massiccia partecipazione popolare, e del Sindacato, con l' inizio delle lotte per la conquista della dignità e dei diritti dei lavoratori. Non tutto in Italia andrà bene: operai e contadini verranno uccisi,                                                  anche in scontri con la polizia, durante aspri conflitti sociali. Verrà ferito gravemente da un estremista di destra Palmiro Togliatti, segretario del PCI.

Sempre scorrono le immagini e vediamo il passare degli anni,  la ricostruzione di una nazione distrutta e anche la  Tubi Ghisa colpita dalle bombe  riprende il lavoro e si sviluppa, il cantiere Bianchi e Cecchi, le sue barche e lo sviluppo della                                                   Stoppani in Val Lerone, lo scorrere del tempo e il progredire dell' Istituto Psichiatrico.

Queste attività che oggi non esistono più hanno segnato il ritorno di Cogoleto alla vita, hanno dato al nostro paese una caratteristica sociale progressista. Insieme riviviamo le Settembrate e le feste de l' Unità, le manifestazioni religiose (la Croce) e la Madonna Pellegrina. La mareggiata del 1951 rivive nella memoria, rivediamo i volti ed i corpi dei bagnanti, bambini e adulti che tornano a sorridere; i velisti, gruppi di operai.

Rivediamo le bambine ed i bambini, le ragazze ed i ragazzi nei gruppi scolastici di una nuova generazione che cresce  in una società che cambia, dove si conquista con le lotte                                                                civili un maggior benessere e sempre maggior libertà.

Nel 1965 si festeggiano il 25 Aprile ed il 1° Maggio liberamente. Ci sono ancora i conflitti sociali,  lotte sindacali e ce ne saranno ancora ma gli anni della dittatura fascista sono soltanto ormai un brutto ricordo.

 

                                  Ferruccio Baratella

 

 

Chi avesse fotografie e/o documenti e volesse contribuire ad aumentare la documentazione è invitato a farli pervenire alla Sezione ANPI di Cogoleto o al circolo ARCI "M. Merlo".

 

DISTRIBUTORE

DI  LATTE  FRESCO

 

In piazza della stazione, presso il Caffè Meo, è stato posto un innovativo distributore automatico.

Distribuisce, al prezzo di un euro al litro (mezzo euro per mezzo litro) latte fresco di giornata, crudo, di alta qualità, prodotto da una azienda agricola di Rossiglione che sottopone le mucche a continui e rigorosissimi controlli. Grazie a questi è possibile berlo senza pastorizzazione né alcun altro trattamento che danneggi il latte.  È come il latte di una volta che si beveva appena munto dal contadino, con le sue vitamine ed i suoi enzimi ancora intatti. Per acquistarlo bisogna portarsi la bottiglia dove metterlo.

INSERZIONI

GRATUITE

 

SIGNORA OFFRESI come baby sitter dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30. Tel. 035.335068 oppure 340.6770699

 

SIGNORA OFFRESI come aiutante o come compagnia ad una persona sola ed anziana. Lunedì fino a venerdì dalle ore 9 alle 12. Tel. 035.335068 oppure 340. 6770699

AL COMUNE

IL 5 PER MILLE

 

Riceviamo dall’Assessore, professoressa Anita Venturi, questa comunicazione che volentieri pubblichiamo.

QUOTA DEL 5 PER MILLE

AL COMUNE

PER ATTIVITÀ SOCIALI

 

Si informa la cittadinanza che, in base all'articolo 1, comma 337, della Legge Finanziaria per il 2006, è possibile, in occasione della dichiarazione dei redditi relativa all'anno 2005 a titolo sperimentale, senza ulteriore esborso da parte del contribuente a titolo di imposta del reddito delle persone fisiche, destinare una quota pari al 5 per mille dell'imposta stessa anche ad attività sociali svolte dal Comune di residenza del contribuente, oltre che ad attività realizzate da associazioni, da università e da enti di ricerca.

 

Tale scelta non è in alcun modo alternativa all'opzione che si esercita in relazione all' 8 per mille ed è quindi possibile effettuare entrambe le scelte.

 

Le risorse che saranno così introitate verranno utilizzate dall'Amministrazione Comunale per contribuire al finanziamento di alcune attività sociali che paiono essere prioritarie rispetto alle esigenze di gran parte della popolazione:

· emergenza abitativa

· sostegno all'inserimento scolastico per alunni diversamente abili

 

Si rende noto che tali risorse saranno disponibili a partire dall'anno 2007, e quindi lo sviluppo del programma che si intende svolgere sarà possibile solo da tale anno.

 

Per ulteriori informazioni contattare gli uffici comunali dei servizi sociali anche telefonando al numero 010. 917.02.50.

 

                                  Il Sindaco

                                  Attilio Zanetti