l'indicazione dell'epoca a cui risalivano le prime notizie che il diligente e preciso raccoglitore era riuscito a procurarsi. Dei discendenti di Cristoforo Colombo si diceva, dunque, che all'epoca del compilatore essi vivevano in Spagna, quali Principì, nel senso evidente di uomini tra i primi, e signori di qualità 56.

Di Cristoforo si specificava, accanto alla storica data della scoperta dell'America, che fu proprio colui che trovò nuove terre, "domandate le Indie", per il Re di Spagna. Nel documento, a lato dei nomi di Cristoforo e dei suoi fratelli Bartolomeo e Giacomo (questo è il vero nome di quel Diego che collaborò così attivamente con il fratello nelle imprese di Spagna ed America), appare citato il nome del notaio da cui l'annotatore sembra derivare le notizie. Si tratta di Giovanni Gallo di Savona, non ignoto agli studiosi e biograli dello scopritore dell'America, che lo menzionano in parecchi scritti, riferendosi a sue registrazioni di fatti relativi ai Colombo savonesi, alla cui discendenza si era già preteso di attribuire, con varia fortuna, l'onore di aver dato i natali al grande ammiraglio del Re di Spagna.

«Il notaio Giovanni Gallo di Savona rogò effettivamente' at notarili all'epoca di Cristoforo Colombo ed una pubblicazione di Bruno Agostino, dal titolo "Gli archivi del Comune di Savona" precisa che essi risalgono fino al 1467. un'altra parte, la più cospicua, è andata dispersa e ciò non deve recare meraviglia. Gli atti notarili del quattrocento hanno subìto attraverso i secoli, tali e tante peripezie (sottrazioni, incidenti, distruzioni, ecc.) che oggidì è difficilissimo rinvenirne alcuni. La cosa diventa poi particolarmente difficile per gli atti notarili del Gallo riguardanti la famiglia di Cristoforo Colombo data l'arroventata polemica che si è dibattuta sulle origini del grande italiano tra le città liguri.

 

Casella di testo: La scoperta dimenticata
Casella di testo: Tratto da Antiche genti di Liguria   ”STORIA DO COGOLETO” 
				     di Eugenio Ghilarducci

56 Il riferimento è sicuramente rivolto a Diego Colombo, figlio legittimo di Cristoforo Colombo, divenuto Governatore di San Domingo ed al figlio naturale di Colombo, Fernando, in auge alla Corte di Spagna anche come consulente in questioni coloniali.